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Quando scrivi fai questi errori? Segni premonitori sulla malattia

La grafia, e soprattutto alcuni tipi di errori ricorrenti, richiedono attenzione e cure.

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Redazione Supereva

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La scrittura a mano può svelare molto sulle condizioni in cui si trova il soggetto e secondo diversi studi può dire molto sullo stato del suo cervello. In particolare, a interessare la scienza sono gli errori, o meglio alcuni errori che ovviamente nulla hanno a che fare con la grammatica o il semplice refuso.

Il segnale premonitore di Alzheimer

Il modo in cui si scrive il proprio nome o in cui si segna una data, anche solo come appunto su un foglietto, sono infatti la chiave per cogliere i primi segnali di Alzheimer. Questo morbo – che resta purtroppo una condizione neurologica incurabile – accomuna milioni di persone e può, ad oggi, essere trattato solo per rallentarne il decorso. Proprio per tale ragione, la prevenzione e la tempestività della diagnosi sono fondamentali per garantire una qualità della vita accettabile.

Ma come si riconoscono i primi sintomi? Qui entra in gioco la scrittura a mano, con i suoi errori. Uno studio che risale al 2020 (è stato pubblicato sulla rivista scientifica ‘Wiley Online Library’) sottolinea come alcune alterazioni della grafia siano particolarmente rivelative.

Tra gli elementi a cui prestare attenzione c’è il tipo di segno che il soggetto lascia sul foglio. Se le parole risultano traballanti, allora potrebbe essere il segnale della perdita di controllo muscolare o dello stato confusionale che possono accompagnare l’Alzheimer. A mano a mano che la malattia degenera, poi, la scrittura tende a diventare sempre più difficile da interpretare sino a farsi praticamente illeggibile.

Attenzione agli errori fonologici

In questo caso, gli errori non dipendono più dai soli muscoli ma dalla compromissione cerebrale che intacca il modo stesso di pensare, e poi di agire, del paziente che finirà per trascrivere le parole con una serie di errori fonologici.

Gli errori fonologici rappresentano una compromissione della capacità di far corrispondere il suono al segno: ad esempio, si sostituiscono lettere simili (t al posto d, b al posto di v), si aggiungono o tolgono lettere e sillabe, si invertono di lettere all’interno di una parola.

Così, è bene aiutare i nostri anziani a non perdere l’abitudine alla scrittura anche per intercettare eventuali cambiamenti nella grafia che li caratterizza e intervenire per tempo con le cure e il sostegno necessari.

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