Forse non conoscete la scadenza degli oggetti di uso comune. Ricordiamo sempre di verificare la data di scadenza del latte e sappiamo per quanto tempo rimangono integri i prodotti di bellezza, ma non prestiamo attenzione agli elementi che ci circondano in casa. Vediamo quindi alcuni oggetti che si deteriorano, partendo dalla camera da letto. I cuscini hanno una durata di 2-3 anni al massimo; dopo, sono un ricettacolo di acari della polvere e possono causare dolori al collo.
Asciugamani e accessori di casa
Le ciabatte durano 6 mesi: sono l’ambiente ideale per la diffusione di un’infezione fungina; per questa ragione, devono essere lavate il più spesso possibile. Passiamo a vedere la scadenza degli oggetti presenti in bagno, partendo dalle spugne. Queste possono essere tenute per 2 settimane, in quanto dopo iniziano a svilupparsi muffe e funghi.
Gli asciugamani hanno una durata di 1-3 anni; negli asciugamani bagnati possono, infatti, prosperare i batteri. Anche il costante lavaggio non è una soluzione definitiva al problema.
Spazzolini e biancheria intima
Gli spazzolini da denti devono essere sostituiti ogni 3 mesi, quando le setole diventano logore; inoltre è consigliabile buttare il vecchio spazzolino dopo un’influenza o un raffreddore al fine di eliminare il rischio di una ricaduta.
Il perossido di idrogeno contenuto in una bottiglia aperta si preserva per 2 mesi, in quanto dopo questo periodo diventa acqua; una bottiglia chiusa, invece, può durare un anno. I disinfettanti perdono di efficacia dopo 3 mesi, mentre i repellenti per insetti dopo 2 anni.
È necessario cambiare il reggiseno ogni 1-2 anni, in quando perde elasticità, forma, sostegno. Le scarpe da corsa si mantengono per un anno; quando perdono l’ammortizzazione diventano, infatti, pericolose per le giunture.
Profumi e spezie
Profumi, eau de toilette ed eau de parfum resistono per 1-3 anni, mentre le spazzole per capelli un anno. Chiudiamo con la scadenza degli oggetti presenti in cucina.
Le spezie perdono il loro sapore e il loro profumo dopo circa 1-3 anni, mentre quelle macinate dopo 6 mesi. La farina può essere, infine, conservata al massimo per un anno.