Un’infezione fungina del cuoio capelluto, causata da strumenti mal igienizzati in alcuni barbieri, potrebbe portare a perdita permanente dei capelli. È l’allarme lanciato dai dermatologi in seguito a un aumento dei casi di tinea capitis, comunemente nota come tigna, segnalati nel Regno Unito.
- Una malattia in aumento nei barbieri low-cost
- I sintomi della tinea capitis
- Trattamenti e prevenzione
- Un problema da non sottovalutare
Una malattia in aumento nei barbieri low-cost
Secondo recenti rapporti, sempre più barbieri stanno osservando segni evidenti di questa infezione nei clienti. Il fenomeno sembra legato alla popolarità crescente dei tagli skin fade, in cui i lati della testa vengono rasati molto corti lasciando una maggiore lunghezza nella parte superiore.
Il problema? Molti uomini si rivolgono a barbieri economici, privi di qualifiche adeguate, che utilizzano strumenti non adeguatamente sterilizzati. Mike Taylor, esperto del settore e responsabile di un’accademia per barbieri a Poole, nel Dorset, ha dichiarato alla BBC: “Abbiamo visto molti casi di tigna. Direi che il 70-80% dei clienti chiede un taglio skin fade, ma l’attrezzatura usata, come i clipper a lamina, deve essere pulita a fondo e molti barbieri economici non lo fanno.”
Taylor sottolinea come la concorrenza nel settore abbia portato a una riduzione dei prezzi, spesso a scapito delle pratiche igieniche: “Quando si abbassano i prezzi, qualcosa deve essere sacrificato, e spesso si tratta della pulizia degli strumenti o del tempo dedicato alla formazione.”
I sintomi della tinea capitis
La tigna si trasmette attraverso il contatto diretto pelle a pelle o tramite oggetti contaminati come pettini, spazzole e asciugamani. I sintomi più comuni includono:
- Prurito al cuoio capelluto.
- Zone squamose e a forma di anello, spesso rosse sulla pelle chiara e grigiastre o marroni su quella scura.
- Protuberanze sparse e dolorose.
- Perdita dei capelli, causata dalla fragilità dei follicoli infetti che si spezzano facilmente.
In casi gravi, l’infezione può evolvere in una condizione più seria chiamata kerion tinea capitis, un gonfiore doloroso che richiede interventi tempestivi per evitare cicatrici permanenti e calvizie.
Trattamenti e prevenzione
La dermatologa Dr. Emma Amoafo, basata a Londra, ha recentemente condiviso informazioni cruciali su TikTok, dove conta oltre 21.000 follower. In uno dei suoi video, ha spiegato: “La tinea capitis richiede un trattamento con farmaci orali; le creme non sono efficaci. È essenziale intervenire tempestivamente, altrimenti la perdita di capelli può diventare permanente.”
Oltre ai farmaci su prescrizione, è consigliato l’uso di shampoo antifungini disponibili in farmacia. Dr. Amoafo ha anche avvisato che la tinea capitis può essere trasmessa tra esseri umani e animali: “Se qualcuno in famiglia è stato diagnosticato, è importante controllare che anche gli altri membri della casa non siano infetti.”
Per prevenire il contagio, gli esperti consigliano di:
- Evitare di condividere pettini, spazzole, asciugamani, cappelli e federe.
- Disinfettare gli strumenti per capelli dopo ogni uso o sostituirli se necessario.
- Evitare di frequentare barbieri finché l’infezione non è completamente guarita.
Un problema da non sottovalutare
La tinea capitis non è solo un problema estetico. Oltre al disagio causato da prurito e gonfiore, la possibilità di perdita permanente dei capelli rappresenta un serio impatto psicologico per chi ne soffre.
La crescente competizione tra barbieri, unita alla mancanza di qualifiche e di attenzione alla pulizia, ha reso più comuni queste infezioni. Come ricorda Taylor: “A volte il prezzo più basso non è sempre il migliore.”
L’allarme lanciato dai dermatologi e dai professionisti del settore non va ignorato. Optare per barbieri affidabili, che rispettano le norme igieniche, non è solo una scelta di qualità, ma anche di salute. Con una corretta prevenzione e trattamenti adeguati, è possibile ridurre il rischio di questa fastidiosa infezione e proteggere la salute del cuoio capelluto.