Roma è la Capitale più verde d’Europa, così siamo soliti sentir dire. Ed in realtà è vero, dato che è piena di alberi. Tuttavia, dietro questa meravigliosa definizione si cela una realtà meno idilliaca: negli ultimi tempi, la città eterna è stata testimone di un preoccupante trend riguardante la stabilità degli alberi, in particolare dei maestosi platani che dominano il panorama del centro storico e di gran parte delle vie urbane. Con circa 350.000 alberi a bordo strada, la recente tragedia sfiorata in seguito alla caduta di un albero lungo via Cristoforo Colombo ha risvegliato le polemiche e posto sotto la lente d’ingrandimento il problema della gestione del verde pubblico nella capitale.
- Alberi caduti a Roma: quali sono le cause?
- Cosa fare per prevenire la caduta di alberi a Roma?
- Roma come Parigi: la città eterna potrebbe seguire l’esempio della capitale francese
Alberi caduti a Roma: quali sono le cause?
Gli agronomi e gli esperti nel campo della coltivazione e della gestione degli alberi, sembrano infatti avere un quadro abbastanza chiaro riguardo alle cause che possono portare alla caduta degli alberi della Capitale.
Roma, a quanto pare, sta pagando il prezzo di almeno un ventennio di trascuratezza nei confronti del suo patrimonio verde pubblico. Le recenti e abbondanti piogge non hanno certo aiutato nella prevenzione, dato che hanno compromesso le condizioni del terreno, creando un ambiente favorevole per il verificarsi di incidenti, unitamente ad altri fattori, spesso imponderabili ma non per questo meno influenti.
Cosa fare per prevenire la caduta di alberi a Roma?
Identificare gli alberi più a rischio è un compito arduo, poiché molti tronchi, apparentemente sani e robusti, nascondono al loro interno vuoti causati da malattie. Questa possibilità rende difficile prevedere quando un albero potrebbe cedere improvvisamente. Inoltre, nelle zone caratterizzate da un intenso traffico veicolare, lo stress a cui sono sottoposti gli alberi aumenta ulteriormente, mettendoli a rischio.
Roma come Parigi: la città eterna potrebbe seguire l’esempio della capitale francese
Una soluzione potrebbe essere ispirata a quanto adottato da altre capitali europee, come Parigi. Il rinnovo periodico delle alberature permette di garantire la stabilità degli alberi e di prevenire incidenti. In particolare, per quanto riguarda i platani, molto diffusi nelle città italiane, occorre prestare una particolare attenzione a causa delle loro dimensioni imponenti e della tendenza a sviluppare radici deboli. Inoltre, la mancanza di una regolare manutenzione, come la potatura che dovrebbe avvenire mediamente ogni cinque anni, rappresenta un ulteriore problema. Andrebbe quindi definito un piano organico che, a rotazione, permetta interventi su tutti gli alberi presenti in città.
Infine, alcune specie di alberi potrebbero essere prese in considerazione come valide alternative ai platani, dato che offrono una maggiore stabilità e minori rischi di incidenti. Tra queste vi sono i ligustri, i meli e i peri, che potrebbero essere utilizzati per sostituire le alberature più vecchie e meno sicure.
Gli alberi con sistemi di radici estesi e intricati o, al contrario, troppo deboli possono creare problemi nelle aree urbane dense come Roma. Le radici che si estendono sotto il suolo possono danneggiare le infrastrutture sotterranee, come tubature e condotte, compromettendo la stabilità degli alberi stessi e aumentando il rischio di caduta. Lo stesso avviene con i platani che, non godendo di troppo spazio nei marciapiedi o nelle piccole aiuole dove sono presenti, rischiano di diventare delle trappole mortali.