Da qualche mese circola un messaggio sul ‘lanciare semi dai finestrini della nostra auto‘ per aiutare il pianeta e salvare gli alberi. Si tratta di uno schema già comparso lo scorso inverno e tornato in auge in questi giorni. Ma se ad una prima occhiata può sembrare un’operazione utile per l’ambiente, la verità è che si tratta di una bufala che può rivelarsi addirittura dannosa.
“Questa è la stagione dei frutti come susine, pesche, nespole, ciliegie, albicocche – recita il messaggio che circola su WhatsApp – La mia richiesta a tutti è di NON gettare i semi nel cestino della spazzatura, ma INVECE di lavarli, asciugarli (al sole) e conservarli in una busta di carta e tenerli in macchina. Ogni volta che esci e vai in campagna, o mentre sei in viaggio e le campagne sono vuote lancia questi semi. Se con questo semplice atto, possiamo contribuire con un solo albero ogni stagione al nostro mondo, la nostra missione di rendere verde questo mondo avrebbe successo. (Il governo thailandese lo ha promosso a tutti i suoi cittadini negli ultimi anni. Molti dei loro altri ufficiali distretti hanno condotto questa campagna in modo aggressivo, che ha avuto molto successo. Il numero di alberi da frutto in natura si è moltiplicato molte volte soprattutto nei distretti settentrionali della Thailandia. I malesi si uniscono ai thailandesi in questa brillante iniziativa per diffondere l’abbondanza nella natura e in questo modo semplice ma efficace contribuire alle nostre prossime generazioni.) Per favore condividi con gli altri… Madre Terra ed io ringraziamo”.
Al di là dei toni da Catena di Sant’Antonio, il messaggio in questione è del tutto impreciso (anzi, è una vera e propria bufala). Innanzitutto perché le politiche del governo thailandese non sono tanto approssimative: nel Paese non c’è infatti alcun invito ai cittadini a lanciare semi dal finestrino dell’auto, ma semplicemente un’operazione ben organizzata di ‘bombardamento’ di semi su terreni idonei da parte delle autorità.
Inoltre, l’operazione in questione potrebbe essere dannosa per almeno due motivi. Lanciare semi ‘a caso’ in giro non è sempre una buona idea, in quanto c’è il rischio di diffondere specie invasive e alloctone che possono creare problemi alla biodiversità di un’area. Poi, i semi dei frutti in commercio spesso sono sterili o producono piante senza frutta. Infine, c’è il rischio che restino sull’asfalto, diventando trappole scivolose.