Se dell’anguria vi piace tutto, dal primo all’ultimo morso, e ne mangiate in grandi quantità in estate perché vi rinfresca (conoscete questo trucco per tagliarla in pochi secondi?), sappiate che non ci sono grandi problemi a mangiarne anche i semi: può sembrare strano perché molti sono convinti che facciano male, al contrario essi sono ricchi di proprietà benefiche per l’organismo così come lo è il cocomero.
Cosa contengono i semi dell’anguria
I semini, infatti, hanno un’alta concentrazione di magnesio, ferro, rame, vitamina C e zinco e sono ricchi di proprietà antiossidanti che combattono i radicali liberi rallentando l’invecchiamento cellulare. Inoltre contengono vitamine del gruppo B e acidi grassi insaturi come i preziosissimi Omega-6: essi riducono i livelli di colesterolo cattivo favorendo le azioni positive di quello buono.
Come la polpa dell’anguria (attenzione a quando la mettete in frigo, l’errore comune che ne rovina il sapore), anche i semi sono considerati un buon lassativo e aiutano a contrastare la stitichezza perché pieni di fibre che aiutano a rilassare il tratto intestinale: chiaramente, chi soffre di colon irritabile – o peggio di diverticolite – non può affatto esagerare, anzi ne deve stare lontano.
Al di là di questi casi, l’unica raccomandazione sembra essere quella di non esagerare e mangiarli interi piuttosto che masticarli per evitare di incappare in problemi gastrointestinali.
Come utilizzare i semi di anguria in cucina
I semi di anguria (qui qualche curiosità sul frutto dell’estate) possono essere utilizzati in cucina in diversi modi: tostati al forno, ad esempio, sono in grado di dare quel twist inaspettato alle insalatone estive, ma possono anche essere essiccati insieme ad un mix di frutta secca e fiocchi d’avena da aggiungere allo yogurt.
Oppure si possono conservare perarricchire le zuppe invernali o ancora possono essere frullati e aggiunti a dell’acqua bollente per preparare un infuso dall’azione diuretica e detox.
Insomma, le modalità di impiego dei semi d’anguria sono – come avete visto – molteplici: l’importante, e lo ribadiamo, è non esagerare nelle quantità.