Ricevere una multa non è mai una bella sorpresa: il battito accelera, la mente corre veloce a capire dove si è sbagliato e il portafoglio già piange. Ma cosa succede se quella multa non è nemmeno reale? Negli ultimi tempi, molti automobilisti si sono trovati di fronte a un vero e proprio raggiro ben congegnato: notifiche di sanzioni apparentemente ufficiali che in realtà nascondono una truffa. Prima di correre a pagare, è quindi meglio dare un’occhiata più da vicino: potresti salvare i tuoi soldi da una frode ben orchestrata!
- Come funziona la truffa delle finte multe
- Come riconoscere una multa falsa?
- Cosa fare se si riceve una multa sospetta?
Come funziona la truffa delle finte multe
Diversi automobilisti hanno segnalato di aver ricevuto multe dall’importo sospetto, apparentemente emesse da enti ufficiali, ma che in realtà nascondono un raggiro ben orchestrato. Si tratta di un fenomeno che si sta diffondendo rapidamente e che sfrutta la fiducia dei cittadini nel sistema sanzionatorio per estorcere denaro in modo fraudolento.
Questa nuova truffa si basa sull’invio di verbali falsificati che sembrano perfettamente autentici. Le notifiche arrivano per posta o via email e riportano tutti gli elementi tipici di una vera multa: logo di enti pubblici, riferimenti normativi e dettagli dell’infrazione, come data, ora e luogo del presunto illecito. Il punto che deve insospettire è l’importo specifico della sanzione, che risulta identico in tutte le segnalazioni ricevute: 460 €.
I truffatori utilizzano tecniche sofisticate per rendere il documento convincente, inclusi timbri e firme digitali fasulle. In alcuni casi, i destinatari vengono indirizzati a siti web dall’aspetto ufficiale, che simulano perfettamente quelli delle autorità di polizia o dei comuni. Qui viene richiesto il pagamento della multa tramite bonifico o carta di credito, ma in realtà il denaro finisce direttamente nelle mani dei truffatori.
Come riconoscere una multa falsa?
Ci sono diversi segnali che possono aiutare a smascherare una multa fraudolenta:
- Importo specifico e sempre identico: le vere sanzioni amministrative possono variare in base a diverse condizioni (ad esempio, pagamento entro 5 giorni con sconto del 30%), mentre nelle truffe l’importo è fisso e non modificabile.
- Mittente sospetto: se la multa arriva via email, bisogna verificare attentamente il dominio dell’indirizzo di posta elettronica. Le autorità non inviano multe tramite email, ma solo tramite raccomandata o PEC.
- Link sospetti: molte truffe indirizzano a siti che sembrano ufficiali ma hanno URL leggermente diversi da quelli reali. È buona norma controllare con attenzione l’indirizzo web prima di inserire qualsiasi dato personale.
- Errori grammaticali o di formattazione: molte truffe contengono traduzioni imperfette o imprecisioni linguistiche che non sarebbero presenti in una vera comunicazione ufficiale.
- Modalità di pagamento insolite: se la multa chiede un bonifico verso un conto estero o un pagamento con carta di credito su un sito non governativo, è quasi certamente un tentativo di frode.
Cosa fare se si riceve una multa sospetta?
Se hai ricevuto una multa con un importo sospetto e pensi possa trattarsi di una truffa non pagare immediatamente: prima di effettuare qualsiasi versamento, verifica attentamente la veridicità del verbale. Ogni multa autentica ha un numero di protocollo che può essere verificato sul sito dell’ente che l’ha emessa. Se il numero non risulta, è probabile che si tratti di un falso. Chiama il comando della polizia locale o l’ente che risulta come mittente per accertarti che la multa sia autentica.
Se accerti che il verbale è falso, denuncialo alla Polizia Postale o ai Carabinieri. Questo aiuterà a contrastare il fenomeno e ad avvisare altri cittadini. Se la notifica della multa arriva via email con un link di pagamento, non cliccare e non inserire alcun dato personale.