Farmaci e sonnolenza: esiste uno stretto legame tra alcuni farmaci, anche molto comuni, e la sonnolenza diurna. Infatti, tra le svariate categorie di farmaci esistenti in commercio ci sono alcune cui è consigliabile prestare una certa attenzione se si vuole evitare di essere alla mercé di una fastidiosa sonnolenza diurna che potrebbe essere d’intralcio nella normale vita di tutti i giorni. Esistono numerosi tipi di i farmaci che possono indurre sonnolenza.
Sonnolenza, l’effetto collaterale di alcuni farmaci
Si tratta di un effetto collaterale apparentemente innocuo, se si resta a casa e ci si riposa, altrimenti c’è il rischio di addormentarsi. Effetto, eventualmente gradito a chi soffre d’insonnia. Infatti è molto importante, dopo aver assunto questi farmaci, non fare nessuna attività per la quale è richiesta una discreta attenzione. Per esempio è consigliabile non mettersi alla guida dell’auto o della moto e non fare dei lavori per i quali è necessaria, o indispensabile, una soglia di attenzione elevata.
La tendenza a fare sonnellini prolungati durante il giorno aumenta il rischio della cosiddetta sindrome metabolica. Secondo un recente studio, condotto nell’Università di Tokyo, lunghi pisolini o la sonnolenza diurna potrebbero rappresentare un campanello d’allarme per lo sviluppo dell’ipertensione, un alto livello di colesterolo o di glicemia, la deposizione di grasso in eccesso attorno alla vita, e alcune malattie cardiache, fattori noti come “sindrome metabolica”.
Quali sono i farmaci che causano sonnolenza
Tra i farmaci che danno sonnolenza troviamo gli psicofarmaci e in particolare gli antipsicotici, antidepressivi, stabilizzatori dell’umore, ansiolitici e, ovviamente, degli ipnoinducenti. Seguono gli antistaminici, soprattutto di prima generazione, come la difenidramina, la clorfeniramina, la triprolidina e il dimenidrinato.
Anche i FANS, ossia gli antinfiammatori, portano una discreta sonnolenza e in particolare il naprossene, l’indometacina, il diclofenac e l’ibuprofene. Si prevede sonnolenza anche con l’assunzione di farmaci anticonvulsivanti, antipertensivi e di quelli per il Parkinson. Infine inducono sonnolenza anche i farmaci ipoglicemizzanti orali e l’insulina.
Allora, se proprio avete la necessità di assumere uno di questi farmaci, perché avete bisogno degli antistaminici che attenuano la vostra allergia, o degli antinfiammatori per una temporanea infiammazione, dovete avere alcune cautele. Dovete fare almeno attenzione alle attività che svolgete nelle ore successive all’assunzione. Lo scopo è quello di evitare che un momento anche breve di sonnolenza, o una disattenzione, possa provocare un danno più o meno irreparabile.