Mangiare mele nel modo sbagliato? Sembra impossibile, eppure secondo quel che dice la scienza siamo abituati a consumare questo frutto in maniera non esatta.
- Non sbucciare la mela
- Le mele, ideali contro obesità e problemi al cuore
- Perché mangiare la buccia
- Il biologico contro i pesticidi
Non sbucciare la mela
L’errore che facciamo più o meno tutti è quello di sbucciare la mela prima di mangiarla. E che c’è di male, vi starete chiedendo? Così facendo, ci perdiamo tanti benefici che questo incredibile frutto ci apporterebbe se lo consumassimo nella sua interezza.
Le mele, ideali contro obesità e problemi al cuore
Stando a quel che riporta una ricerca pubblicata su Nutrition Journal, l’assunzione di mela è legata a un rischio ridotto di incappare in malattie croniche come l’obesità o i problemi cardiovascolari.
Questo perché le mele contengono grandi quantità di fitochimici, inclusi quercetina, catechina e acido clorogenico, che sono tutti ottimi antiossidanti, ma anche flavonoidi, isoflavonoidi e acidi fenolici, che si trovano in abbondanza nella buccia.
Secondo uno studio di Nature le mele con buccia hanno un potere antiossidante maggiore di quelle pelate, grazie a livelli più importanti di vitamina C.
Perché mangiare la buccia
A proposito di vitamina C, come se non bastasse la buccia di mele contiene quantità considerevoli di vitamina e minerali che sono presenti invece in dosi più basse o addirittura quasi nulle nella polpa di questo frutto.
Privare le mele della buccia vuol dire anche rinunciare a un buon apporto di fibre: una mela media senza buccia contiene 2 grammi di fibre, con la buccia invece si arriva a oltre 4 grammi.
La buccia delle mele è ricca pure di pectina, un tipo specifico di fibra, con proprietà prebiotiche. In particolare uno studio pubblicato sulla rivista BMC Microbiology ha dimostrato che la pectina contenuta nelle mele aumenta la presenza nel corpo dei batteri buoni a discapito di quelli cattivi.
Il biologico contro i pesticidi