L’ipertensione è un problema che accomuna milioni di persone e che, spesso, viene purtroppo sottovalutato. Gli studi sono costanti e l’obiettivo della ricerca medica è quello di individuare cure sempre più efficaci, sia a livello farmacologico sia dal punti di vista delle abitudini più corrette da mettere in atto per tenere sotto controllo la situazione. Da una delle ricerche più accreditate, per esempio, è emersa una correlazione positiva tra un frutto e la pressione arteriosa.
I benefici del kiwi
Si tratta del kiwi, la cui buccia contiene elementi utili per chi soffre di ipertensione. L’indagine, condotta da un team dell’Università di Oslo, ha evidenziato in generale l’impatto della frutta sulla pressione di soggetti fumatori, individuando proprio nei kiwi la proprietà di ridurre la pressione alta.
Introdurre tale frutto nelle abitudini alimentari, quindi, porterebbe benefici all’organismo diminuendone i fattori di rischio per quel che concerne le malattie cardiovascolari.
Tra i vari alimenti osservati, infatti, il kiwi ha mostrato di ridurre di 10 mmHg la pressione sistolica e di 9 mmHg quella diastolica. Una combinazione, dunque, assolutamente positiva per l’intero apparato cardiocircolatorio che verrebbe, così, sostenuto nel mantenimento dei valori ottimali stimati fra 90-60 mmHg di minima e 120 – 80 mmHg di massima.
Kiwi: non trascurare la buccia
I sopracitati dati sono stati poi confortati da un secondo studio del medesimo ateneo, che ha specificato l’importanza della buccia. Non sarebbe, infatti, solo la polpa ad abbassare la pressione alta ma anche la pelle sarebbe preziosa per il suo alto contenuto di vitamine e minerali. Tra i nutrienti più importanti: le fibre, i folati, gli antiossidanti e le vitamine C ed E.
Mangiare un kiwi con la sua buccia permetterebbe addirittura di potenziarne gli effetti positivi fino al 50%. Se quindi, finora, abbiamo consumato questo prezioso frutto dopo averlo accuratamente sbucciato, dovremmo considerare di portarlo a tavola con tanto di pelle. Un autentico toccasana.