Dopo settimane di caldo asfissiante e temperature che per diverse volte hanno superato i 40 gradi, ci attendono giorni di maltempo, nella speranza che non si verifichino fenomeni violenti e che non mettano a rischio la vita delle persone. I temporali, infatti, se un tempo annunciavano solo la fine dell’estate e l’ingresso progressivo verso una stagione meno arida e più ricca di pioggia, oggi, con i cambiamenti climatici in corso, incutono sempre un po’ di timore; ed in effetti possono essere anche molto pericolosi, come ci ricordano, purtroppo le alluvioni a Ischia, in Emilia Romagna e Marche.
Gli esperti del meteo, infatti, da giorni stanno segnalando l’arrivo di maltempo su tutta l’Italia, a causa di un ciclone in arrivo dal Nord Europa, il cui scontro fra l’aria fredda in arrivo e quella calda preesistente “potrebbe assumere sul Mediterraneo, caratteristiche simil-tropicali e quindi di uragano”, secondo le indicazioni di Meteo.it.
Il Medicane, l’uragano del Mediterraneo
Il riferimento è a un uragano tipico del Mediterraneo, chiamato Medicane, che potrebbe portare a fenomeni estremi, come intense grandinate e presenza di “downburst”, cioè il “fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale”.
Su tutte le zone e città italiane in cui scoppierà un forte temporale, potrebbe esserci il rischio di una forte grandinata, come già accaduto a Milano: Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige sono le regioni maggiormente a rischio di grandine grossa. Con il ciclone arriverà anche aria fredda, con temperature più basse e possibilità di neve anche sotto i 2.000 metri, come è già avvenuto al Sestriere, in Piemonte. Dunque, in appena 24 ore, si passerà dal caldo che toglie il respiro a temporali, grandinate e potenti raffiche di vento.
Tra temporali e ‘bombe d’acqua’
«I temporali che si sono abbattuti su Milano e altre zone della Lombardia e del Piemonte sono solo l’anticipo di ciò che avverrà», ha raccontato Antonio Sanò, meteorologo de Ilmeteo.it . «Si tratta solo delle prime infiltrazioni di aria fredda dal Nord Europa che, impattando su una Pianura padana rovente con i 38 gradi degli ultimi giorni, scatena questi fenomeni intensi. C’è il rischio di assistere a quelle che voi chiamate “bombe d’acqua”», prosegue l’esperto. «In pratica precipitazioni molto intense in un arco di tempo molto ristretto. La pioggia arriverà anche in Toscana, Lazio e Campania, ma tra mercoledì e giovedì la fase critica dovrebbe essere rientrata».
La Protezione civile ha decretato l’allerta arancione su Lombardia e Liguria e giallo «per rischio idraulico e idrogeologico» per Valle d’Aosta, Piemonte, Trento, Bolzano, Veneto ed Emilia-Romagna occidentale. Al Sud invece in alcune città c’è ancora il bollino rosso per il caldo intenso, dove si toccheranno i 38-39 gradi.
Cosa fare in casa in caso di temporali
E’ buona regola, come consiglio generale, stare lontani da pali, tralicci o alberi, solo perché queste strutture alte e appuntite hanno più probabilità di essere colpite dai fulmini. Invece se ci si trova in casa come bisogna comportarsi? In questo caso, i consigli della Protezione Civile e dell’Istituto Superiore di Sanità sono molto importante, ed è bene prestarci attenzione.
Dal momento che l’acqua è un buon conduttore, è meglio evitare di fare il bagno o la doccia e di lavare i panni quando è in corso un temporale. Così come sarebbe meglio spegnere e staccare gli elettrodomestici: questi, infatti, possono bruciarsi nel caso in cui la casa venga colpita da un fulmine. Se proprio vogliamo essere scrupolosi, allora dovremmo evitare l’uso del telefono fisso e di ogni apparecchiatura connessa alla rete elettrica, perché la carica potrebbe propagarsi attraverso i fili.
Importante anche non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico. Come mai? L’antenna tv, i cavi telefonici, l’impianto elettrico ed idraulico hanno parti metalliche conduttrici di elettricità. Infine evitiamo di sostare sotto le tettoie o i balconi. Ripariamoci invece all’interno delle nostre mura domestiche, stando però a distanza da pareti, porte e finestre, che devono essere rigorosamente chiuse. Con questi accorgimenti i temporali faranno meno paura.