Tornare a casa dopo una giornata fuori e trovare ogni stanza bella calda è una sensazione impagabile per chi soffre il freddo in maniera importante, tuttavia se qualcuno di voi è tentato di lasciare i termosifoni acceso tutta la notte, sta sbagliando di grosso.
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I motivi sono molteplici: il più lampante è che, visto l’aumento del prezzo del gas, spenderemmo una vera fortuna per riscaldarci in inverno ed inciderà negativamente sull’ambiente, che va come non mai salvaguardato e protetto da noi stessi.
In più, aspetto forse più importante, tenere i riscaldamenti accesi per tutto il tempo è nocivo alla nostra salute. Com’è possibile? Effettivamente siamo più portati a pensare che riposeremmo meglio al calduccio, con i piedi tiepidi e le mani che non siano dei ghiaccioli (a proposito, sapete perché abbiamo spesso mani e piedi freddi? Ecco le cause più strane e i rimedi), eppure è vero il contrario.
L’organismo degli adulti, infatti, nel corso della giornata regola la propria temperatura interna variandola di 1-1,5°C: dopo pranzo, per esempio scende, così come durante la notte. Il processo di raffreddamento a cui andiamo incontro – e che si traduce con la costrizione dei vasi sanguigni – rallenta la circolazione, i battiti, diminuisce l’attività degli organi e ci porta a recuperare le forze al mattino, ma affinché avvenga tutto ciò, bisogna arrivare alla cosiddetta neutralità termica.
Avere una camera troppo calda significa che faremo più fatica a prendere sonno (anche in estate, effettivamente, non dormiamo bene) e a lungo andare l’insonnia danneggia anche il cervello. L’optimum sarebbe addormentarsi ad una temperatura di 18-19°C per gli adulti e 20°C per i più piccoli: in questo modo il corpo sarà facilitato a prendere sonno.
Ecco perché lasciare accesi i termosifoni tutta la notte è una pessima idea