Talvolta in cucina abbiamo bisogno di capire se un uovo sia sodo o no. Questo può accadere perché, ad esempio, abbiamo erroneamente mischiato le uova sode con quelle crude nel contenitore del frigorifero. Prima di farci prendere dal panico e dallo sconforto dobbiamo sapere che ci sono dei modi per riconoscere le une dalle altre. Oggi vi mostriamo il metodo della rotazione, fermo restando che questo non è l’unico che permette di individuare un uovo sodo.
Un metodo infallibile
Per prima cosa appoggiamo l’uovo su una superficie liscia e piana. Vanno benissimo il tagliere, il piano di lavoro o anche il lavello. Quindi facciamo ruotare l’uovo in questo modo: afferriamolo fra il pollice e le altre dita di una mano e, con un rapido movimento di torsione del polso, imprimiamogli una certa rotazione. Il movimento da fare è molto simile a quello necessario per schioccare le dita. L’uovo dovrebbe ruotare a una velocità costante e regolare (Dante Alighieri e l’uovo: l’aneddoto che in pochi conoscono)
Blocchiamo la rotazione rapidamente. Allunghiamo un dito e appoggiamolo sul fulcro di rotazione dell’uovo. Non appena l’uovo interrompe il movimento togliamo il dito. L’uovo dovrebbe fermarsi nel giro di un secondo circa.
La spiegazione dell’uovo fermo
A questo punto se l’uovo resta fermo è sodo, se invece prosegue a ruotare o a ondeggiare leggermente, allora è crudo. Questo perché l’albume e il tuorlo sono semi-liquidi e continuano a ruotare all’interno del guscio. Il baricentro dell’uovo continua a spostarsi seguendo il movimento del contenuto liquido.
Per un test più rapido, possiamo anche osservare l’uovo mentre è intento a girare. Se l’uovo gira rapidamente e in modo uniforme sulla superficie, allora è sodo perché il baricentro è stabile. Se invece l’uovo ruota lentamente e tende per lo più a ondeggiare oppure è molto difficile imprimergli un movimento, allora è crudo. L’interno liquido continua a muoversi mano a mano che l’uovo gira, cambiandone continuamente il baricentro.