L’aglio è tra quelle cose che difficilmente mancano in una cucina. Certo, c’è chi preferisce non usarlo perché lo trova difficile da digerire; qualcun altro invece lo evita perché, come noto, può dare problemi di alito cattivo. Oggi cerchiamo di capire come usarlo in modo da non avere questo inconveniente che può metterci in imbarazzo soprattutto quando non siamo da soli.
- L'aglio, un potente antibatterico
- I 'condimenti' dell'aglio per l'alito
- Dal latte al tè fino alla limonata
L’aglio, un potente antibatterico
Iniziamo col dire che l’aglio non solo insaporisce quel che cuciniamo, ma è un vero e proprio antibatterico naturale, e dà una mano a far calare il colesterolo cattivo e la pressione.
È utile quindi per chi soffre di ipertensione. Sempre meglio, ad ogni modo, non esagerare con le quantità. Si consiglia di consumare l’aglio crudo in piccole quantità e al momento del bisogno.
I ‘condimenti’ dell’aglio per l’alito
Come detto, tra gli effetti “collaterali” del consumo di aglio c’è un alito non esattamente gradevole. Ma come fare per non incorrere in questa spiacevole conseguenza?
Si può innanzitutto rigirare l’aglio crudo con l’olio da cucina, specialmente quello d’oliva che appare come il più indicato per questo scopo. Non solo: insieme all’aglio si può masticare qualche alimento che riesca a “rinfrescarlo”, come un chicco di caffè, oppure del prezzemolo.
Dal latte al tè fino alla limonata
Anche la frutta va bene, in particolare la mela che avrebbe il potere di assorbire il rilascio dell’odore dell’allicina, il principio attivo dell’aglio. Quando mangiamo alimenti a base di aglio quindi è consigliabile consumare una mela.
In alternativa ci sono anche delle bevande che aiutano in questa missione speciale. Quali? Un po’ di latte, ad esempio, così come una bella tazza di tè verde. Da non sottovalutare anche l’efficacia di una limonata, così come di alcuni spicchi di limone da abbinare al consumo di aglio sempre per questo scopo.
Con queste piccole dritte il consumo di aglio diventa sicuramente più gradevole perché siamo sicuri di non incorrere nel problema dell’alito cattivo.