Verdi o marroni, terribilmente puzzolenti o irritanti, le cimici ci fanno visita con l’arrivo dei primi caldi: non è insolito vederle riposare sulla foglia di una pianta che abbiamo in balcone o coraggiosamente appese alle lenzuola appena stese. D’altronde sono incredibilmente attratte dai nostri balconi e terrazzi, ma anche – ça va sans dire – dagli ambienti interni.
- Come combattere con le cimici
- La menta è una buona soluzione
- Perché non affidarsi alle piante aromatiche
Come combattere con le cimici
Se avete già un problemino con i ragni, sappiate che ci sono numerosi metodi naturali per combatterli (in questo articolo ve ne abbiamo illustrato qualcuno); se invece a preoccuparvi sono proprio le cimici, abbiate un pò di pazienza che vi spiegheremo per filo e per segno come procedere per liberarvi da questo incubo.
Come molti insetti, le cimici vanno in confusione se fiutano odori intensi: per questo motivo l’aglio è un ottimo repellente contro questi fastidiosi animaletti. Ha naturalmente proprietà antibatteriche e l’odore non è affatto leggero: basterà piantarne un bulbo in ogni vaso sul balcone oppure spruzzare una soluzione di acqua con aglio precedentemente bolliti tra le quattro mura.
La menta è una buona soluzione
Stesso discorso con la menta: una soluzione composta da acqua con una decine di gocce di olio essenziale alla menta alle finestre, alle porte o sui davanzali, terrà ben lontane le cimici.
Un odore più gradito agli umani, ma ugualmente insopportabile per le cimici è quello del sapone di marsiglia: diluito con acqua e nebulizzato qua e là in casa sarà la giusta risposta all’invasione delle cimici e in più casa sarà profumata.
Perché non affidarsi alle piante aromatiche
Tra i metodi meno conosciuti ma altrettanto efficaci contro le cimici vi sveliamo come utilizzare le piante aromatiche: esse vanno letteralmente matte per il basilico, per cui o potete tenere una piantina sul balcone per attirarle tutte e poi eliminarle, oppure evitate di esporre la piantina all’esterno.
Ottimo anche il tea tree oil, la farina fossile (una roccia sedimentaria derivante da alghe che gli insetti non sopportano) e l’erba gatta.