Gli scacchi sono un gioco dove la strategia è il suo punto di forza. Una partita prevede la sfida di due avversari che vengono chiamati Bianco e Nero, in base al colore delle pedine appartenenti ad ogni concorrente. Le origini del gioco degli scacchi, secondo alcuni studi, risalgono al 600 D.C. e a quanto pare sono indiane visto che i primi accenni sono stati fatti in un romanzo sanscrito, il Vasavadatta. Questo smentisce l’ipotesi, per lo più leggendaria, che il gioco degli scacchi sia nato in Persia su esplicita richiesta del Re, che stufo della sua quotidianità, decise di chiedere al suo mago di corte di creare un gioco divertente che potesse sopprimere le sue giornate noiose.
Gli arabi lo portano in Europa
Di persiano, quindi, abbiamo solo l’etimologia del nome, infatti la parola scacchi deriva dalla parola Shah che significa Re. Nell’anno mille, il gioco degli scacchi, arrivò grazie agli arabi in Europa, diffondendosi successivamente in tutto il vecchio continente. Questo gioco da tavolo raggiunse la sua accezione più moderna intorno al XV secolo, in Italia e in Spagna.
L’aggiornamento più moderno del regolamento è stato fatto nel XIX secolo. E’ tra i giochi più popolari al mondo e non si gioca solo a livello ludico, ma anche a livello agonistico.
Gioco agonistico, riconosciuto dal CIO
Quello degli scacchi non è solo un gioco a cui viene associato il concetto d’intelligenza, ma è anche uno sport riconosciuto a livello agonistico dal Comitato Olimpico Internazionale. La Federazione Internazionale degli Scacchi (la FIDE) si occupa da oltre cento anni di organizzare tutte le competizioni ufficiali, di cui detta anche le regole nel suo Manuale FIDE. L’aggiornamento di questo manuale avviene durante i congressi della Federazione Internazionale degli scacchi. Le origini persiane le riscontriamo anche durante alcune fasi del gioco, infatti una partita si conclude con lo scacco matto al re avversario. In persiano scacco matto si dice Shah Mat che significa Il Re è Morto.
La Federazione Internazionale degli scacchi organizza a livello mondiale le Olimpiadi degli scacchi da circa novanta anni, ma si svolgono ormai stabilmente ogni due anni da settant’anni. Il gioco degli scacchi, storicamente, trova anche un riscontro nell’arte, infatti, in Italia, precisamente in Sicilia nel Palazzo dei Normanni di Palermo, si trova il primo dipinto dove viene raffigurata una partita a scacchi.