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Perché il gioco della "Scopa" si chiama così?

Perché il gioco della Scopa si chiama così? Scopriamo insieme l'origine del nome di uno dei giochi di carte più famosi della tradizione italiana

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Perché il gioco della scopa si chiama così? Sicuramente è uno dei giochi di carte più famosi in Italia. Ne esistono diverse varianti, ma la più famosa è quella tradizionale dove si gioca con un mazzo di carte napoletane o milanesi da 40. Per ogni seme le carte assumono un valore da uno a dieci. Non si hanno delle fonti certe sulla nascita di questo gioco, ma secondo alcuni le sue radici deriverebbero dal gioco di carte spagnolo Escoba, di cui le regole sono identiche a quelle della Scopa italiana.

La storia di questo gioco di carte

Pare che questo gioco possa essere legato anche ad altri due giochi di carte spagnoli, il Primera e il Scarabucion. Secondo la tradizione del nostro Paese, il gioco della Scopa andava molto di moda nel XVIII secolo nella città di Napoli, soprattutto nel porto, dove quotidianamente i pirati e i pescatori si contendevano la refurtiva che veniva rubata nelle case dei nobili e nelle navi mercantili. Insieme alla briscola e al tressette è tra i giochi di carte più praticati in Italia, grazie anche alle sue versioni online, monitorate dalla Snai.

Si può giocare da due a sei giocatori e si può anche giocare in coppia, in caso di quattro giocatori, o in gruppi da tre, in caso di sei giocatori. Per quanto riguarda l’origine del nome, la creazione è stata abbastanza semplice ed intuitiva. La parola scopa si riferisce a quello che accade ad un giocatore in caso di vittoria, infatti chi vince solitamente prende tutte le carte che si trovano sul tavolo, quindi le scopa e via, lasciando il tavolo pulito, e questo è riferito allo strumento che viene utilizzato per pulire.

Le varianti della “Scopa”

Negli anni, il gioco della scopa, ha creato intorno a se tantissime varianti, come lo scopone o lo scopone scientifico, ma a parte questi giochi tradizionali ci sono anche delle varianti più moderne come la Scopa Bugiarda, dove i bluff dell’avversario la fanno da padrona. Il gioco della scopa ha avuto anche un ruolo importante nel mondo della cultura italiana. Rimarrà storica la partita fatta dall’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini con l’ex allenatore della nazionale italiana di calcio Enzo Bearzot insieme ai giocatori Dino Zoff e Franco Causio, tutti è tre vincitori dei mondiali di calcio del 1982, infatti la partita si tenne proprio nell’aereo presidenziale che vedeva la nazionale di casa di rientro dalla Spagna, vincitrice dopo la finale disputata contro la Germania.

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