Il trucchetto dei 2 numeri per incassare 10 MLN al gratta e vinci: com'è finita

Truffa al Gratta e Vinci per 10 milioni di euro: come è stata scoperta la frode e cosa rischiano i responsabili.

Pubblicato:

Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Il gesto è semplice ed è il sogno di molti: si entra in una tabaccheria, si sceglie un biglietto tra i tantissimi in vendita alle spalle del negoziante, lo si acquista, lo si gratta e ci si porta a casa una vincita milionaria. Il desiderio di una svolta in tal senso affascina ogni anno milioni di nostri connazionali che provano i Gratta e Vinci. Tuttavia, questo sogno attrae anche tantissimi truffatori, sempre pronti a manipolare i biglietti al fine di cercare di truffare in maniera fraudolenta la fortuna. Non è un caso che uno degli episodi più recenti saliti all’onore delle cronache riguarda il jackpot di un Gratta e Vinci “Maxi Miliardario”, ad opera di tre uomini pugliesi che avevano ideato un trucchetto davvero ingegnoso… ma come è andata a finire? Non ci resta che andare a scoprirlo insieme.

Il tentativo di frode con il Maxi Miliardario: una truffa alla Totò?

Andiamo con ordine e partiamo dall’inizio di questa storia. Tre giocatori pugliesi, di età compresa tra i 46 e i 51 anni, si sono trovati davanti ad un Gratta e Vinci “Maxi Miliardario”, tra i più celebri tra quelli in vendita nel nostro Paese. Agli uomini mancavano soltanto due numeri per portarsi a casa il jackpot da 10 milioni di euro, al punto che la tentazione di falsificare il biglietto ha avuto la meglio.

Il trio ha infatti provato a modificare il tagliando per far sì che potesse sembrare vincente, grazie ad un’idea tanto semplice quanto assurda: cambiare i numeri presenti nella sezione del Maxi bonus, dove è possibile vincere dieci volte l’importo indicato.

Addirittura, i tre si sono presentati da un notaio per provare a depositare il biglietto truccato, al fine di dare una sorta di parvenza di legittimità della loro vincita. Ma il loro piano è fallito miseramente.

La commissione di controllo che ha l’incarico di verificare le vincite al gioco delle Lotterie nazionali, infatti, ha subito notato che c’era qualcosa che non andava. Anzi, la modifica del biglietto è stata addirittura definita “goffa” dagli inquirenti, tanto che in molti hanno associato il caso alle celebri truffe dei film di Totò.

La frode, ad ogni modo, è stata scoperta sul nascere, scatenando così l’intervento della magistratura e l’emersione dell’intera vicenda. Non è finita bene, anzi. Invece che incassare il premio, i tre si sono ritrovati a dover rispondere dell’accusa di concorso in falso, ricettazione e tentata truffa. Ora rischiano una pesante condanna, ben lontana dall’illusione di diventare milionari con un biglietto vincente.

La storia delle tentate truffe con i Gratta e Vinci è lunghissima

La storia dei tre truffaturi pugliesi che hanno provato a manomettere il “Maxi Miliardario” non è la sola che riguarda il mondo dei Gratta e Vinci, anzi. Già tante volte in passato le cronache locali e nazionali hanno riportato la notizia di truffatori – in certi casi organizzati e sofisticati, in altri altrettanto “goffi” – che hanno provato ad ottenere vincite indebite.

Uno degli scandali più eclatanti di sempre risale a quando tre ex dipendenti dell’azienda concessionaria delle lotterie. Tra il 2015 e il 2019, infatti, tre allora impiegati di Lottomatica Holding (oggi IGT Lottery) tentarono di sfruttare le possibilità di accesso al sistema informatico dell’azienda per individuare in quali tabaccherie si trovavano i biglietti vincenti. Quindi, mandando complici, amici e parenti a comprarli, riuscirono a portarsi a casa ben quattro premi milionari.

Il tutto era perfettamente organizzato: i tre dipendenti localizzavano i pacchi di biglietti contenenti i tagliandi vincenti in diverse città italiane; quindi, cercando di recarsi in quelle lontane dalle proprie residenze (al fine di non destare sospetti), organizzavano una maxi sessione di acquisto. Addirittura, intervenivano sui sistemi informatici con software di anonimizzazione e la cancellazione dei loro login.

La Guardia di Finanza, all’epoca, rivelò che la truffa ammontava a quasi 30 milioni di euro, colpendo durante sia Lottomatica che i giocatori onesti, che si ritrovavano a lottare ad armi impari contro chi già sapeva almeno il luogo dove individuare i biglietti vincenti.

La storia della “truffa di Sulmona”, una delle più celebri sui Gratta e Vinci

Un’altra storia che forse in molti si ricorderanno avvenne a Sulmona (in provincia dell’Aquila) nel lontano 2017. Una coppia di tabaccai fu usata di manomettere in maniera fraudolenta i biglietti Gratta e Vinci in vendita presso la loro attività al fine di incassare le vincite.

Praticamente, pare che prendessero i biglietti e, tramite alcune leggere abrasioni sulla pellicola, li controllavano con il sistema informatico senza doverli necessariamente grattare del tutto. Quindi, qualora il lettore ottico segnalasse la vittoria, procedevano ad incassare direttamente il premio (trattenendo le vincite minori in contanti e depositando quelle più alte sui loro conti bancari). In caso contrario, rimettevano il biglietto in vendita.

In questo modo, riuscivano ad assicurarsi praticamente tutti i premi presenti nei loro Gratta e Vinci. Anche questo caso, tuttavia, non finì bene per la coppia: la Guardia di Finanza scoprì la truffa e procedette al sequestro dei biglietti e di diverse apparecchiature informatiche. Oltre ovviamente alla successiva condanna per la coppia da parte dell’autorità giudiziaria.

Il sistema dei Gratta e Vinci è un obiettivo facile per i truffatori?

L’industria delle lotterie frutta miliardi di euro e i vari biglietti e giochi in vendita – compreso il Gratta e Vinci – attira milioni di giocatori. Tuttavia, questo sistema non è immune ai tentativi di frode. Come dimostrano i casi di cui vi abbiamo raccontato in questo articolo, i truffatori cercano spesso di sfruttare le debolezze del sistema per provare in qualche modo ad accaparrarsi i premi.

I casi coprono diverse fattispecie: dalla falsificazione dei biglietti alla manipolazione dei sistemi informatici. I metodi sono diversi, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: avere la sicurezza di vincere.

Per questo motivo – e per tentare di mettere un freno ai tentativi di frode – le autorità e la società di gestione della lotteria rafforzano continuamente i controlli su giochi e lotterie… Un’attività che non frena tutti coloro che continuano a inseguire il sogno di diventare ricchi senza fare alcuno sforzo!

Questo articolo non promuove in alcun modo il gioco d’azzardo e si oppone fermamente al gioco d’azzardo patologico. L’obiettivo del testo è puramente informativo e volto a sensibilizzare sui rischi associati a comportamenti fraudolenti e illegali. Il gioco d’azzardo può creare dipendenza e avere gravi conseguenze personali, sociali ed economiche. Si consiglia di giocare in modo responsabile e di cercare aiuto se si sospetta una dipendenza.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti