Tempi duri per chi è alle prese con la dieta per perdere qualche chiletto di troppo, magari accumulato durante le settimane invernali. Alle tentazioni culinarie, infatti, si aggiunge anche il gelato, tra le prelibatezze da gustare nelle giornate calde. E proprio questo alimento è al centro del dibattito e dell’annosa domanda: meglio il ghiacciolo o meglio il gelato? La temutissima prova costume, infatti, è alle porte e le rinunce a tavola nel nome della dieta sono all’ordine del giorno.
Forse, però, c’è una buona notizia che pone fine alla demonizzazione del cono gelato in caso di regimi alimentari dietetici. La dottoressa Laura Zambruno, in un articolo online, ha messo a confronto i nutrienti di centro grammi di gelato al fior di latte con cento grammi di ghiacciolo all’arancia. Ne è emerso che il ghiacciolo ha meno calorie (tra le 80 e le 100, rispetto alle 218 del gelato), ma queste sono legate esclusivamente ai carboidrati. Quindi, chi ha difficoltà a livello metabolico con gli zuccheri, potrebbe avrebbe problemi.
D’altra parte, invece, un gelato al fior di latte, sebbene determini un apporto calorico maggiore, questo è distribuito fra nutrienti diversi. Ci sono, per esempio, 4,2 grammi di proteine e 13,7 grammi di grassi. Inoltre, il gelato apporta calcio e risulta, per questo, un alimento più completo rispetto al ghiacciolo. Difficile, quindi, attribuire la vittoria univoca al ghiacciolo solo in nome delle poche calorie considerata appunto la loro origine.
Il consiglio del medico è, perciò, quello di seguire i propri gusti e consumare l’uno o l’altro con moderazione, alla luce dell’apporto calorico che si sta assumendo in una data giornata. Una media corretta è circa una o due volte la settimana sia nel caso del ghiacciolo all’arancia sia che si scelga il fior di latte. E tra i suggerimenti c’è anche quello di preferire il gelato artigianale, meglio ancora se dal proprio gelatiere di fiducia.