Chi l’avrebbe mai detto che un ex giornalista ateo si sarebbe trasformato in un detective del soprannaturale? Eppure è proprio quello che è successo a Lee Strobel, che dopo anni passati a cercare prove contro l’esistenza di Dio, ha deciso di fare l’esatto opposto: indagare con metodo su angeli, demoni, sogni mistici e… viaggi nell’aldilà. Il risultato? Un libro pieno di testimonianze sorprendenti, come quella di una donna che, durante una pre-morte, dice di essere passata attraverso un ventilatore da soffitto prima di vedere la Vergine Maria. Non è fantascienza: è tutto scritto nero su bianco.
Il racconto dell’ex ateo
Può un ex ateo affermare di aver trovato prove credibili dell’esistenza del paradiso e dell’inferno? La risposta, sorprendentemente, è sì. A sostenerlo è Lee Strobel, giornalista investigativo ed ex scettico convinto, noto per le sue inchieste in ambito legale e religioso. Dopo anni passati a negare qualsiasi dimensione spirituale dell’esistenza, Strobel ha deciso di indagare a fondo su fenomeni che sembrano sfuggire alle leggi della scienza: visioni mistiche, incontri con entità invisibili, esperienze di pre-morte. Il risultato è racchiuso nel suo nuovo libro, Seeing the Supernatural, dove raccoglie testimonianze al limite del comprensibile.
Lee Strobel non è nuovo al mondo delle indagini fuori dal comune. In passato aveva già affrontato temi religiosi con un approccio critico e investigativo, in particolare nel suo noto The Case for Christ. Ma con “Seeing the Supernatural: Investigating Angels, Demons, Mystical Dreams, Near-Death Encounters, and Other Mysteries of the Unseen”, va ancora oltre: esplora eventi inspiegabili che, a suo dire, potrebbero essere segnali concreti di un’altra dimensione.
Il libro si concentra in particolare su decine di esperienze di pre-morte documentate da medici e ricercatori, molte delle quali sfidano le spiegazioni razionali. In uno dei casi più forti, Strobel racconta la testimonianza di una donna che, durante una crisi medica, ha visto una visione della Vergine Maria in un tunnel di luce bianca. Un altro episodio riguarda una persona non vedente che, per la prima volta nella sua vita, è riuscita a “vedere” dettagli specifici dell’ambiente durante un’esperienza extracorporea.
Il dettaglio incredibile, l’esperienza di una madre
Ciò che rende il libro affascinante è il fatto che Strobel non si limita a collezionare testimonianze, ma si confronta anche con la comunità scientifica. Molti dei casi riportati non hanno alcuna spiegazione medica plausibile. Alcuni medici, infatti, ammettono apertamente di non riuscire a spiegare come pazienti clinicamente morti possano descrivere con precisione ciò che accade nella stanza, o raccontare esperienze cariche di significato spirituale.
Una delle testimonianze più toccanti è quella di una madre che, durante un arresto cardiaco, ha vissuto la sensazione di essere immersa in un amore profondo e incondizionato, circondata da luce. Tra le esperienze più incredibili raccontate dalla donna, ci sono il passaggio letterale attraverso oggetti fisici (ventilatore e soffitto), come se il corpo fosse davvero disincarnato e indipendente dalla materia, e la percezione istantanea e totale delle conseguenze delle proprie azioni, accompagnata da un giudizio non punitivo ma pieno d’amore — una sorta di revisione morale della propria vita, simile a ciò che molte culture religiose descrivono come “giudizio dell’anima“.
Strobel descrive questo tipo di esperienze come “prove soggettive ma coerenti” che, se raccolte in massa, possono costituire un indizio potente dell’esistenza di un aldilà. “Non si tratta di credere per fede cieca”, afferma, “ma di prendere sul serio i racconti di migliaia di persone che riportano esperienze simili, a prescindere dalla cultura o dalla religione di appartenenza”.