Friggitrice ad aria: si risparmia davvero? Cosa dice la fisica

Friggitrice ad aria: risparmi davvero in bolletta? Usando la fisica, scopriremo tutti i segreti del suo funzionamento e dei suoi consumi.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Le friggitrici ad aria hanno ormai conquistato da tempo le cucine di gran parte delle case degli italiani, in quanto in grado di offrire un’opzione più salutare e conveniente per “friggere” senza l’uso eccessivo di olio. Ma è proprio vero che queste “friggitrici” permettono davvero di risparmiare sulla bolletta? Andiamo a scoprire come funziona davvero una friggitrice ad aria per scoprire se il risparmio energetico è reale o solo un mito.

La friggitrice ad aria: cos’è davvero?

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nonostante il nome, la friggitrice ad aria non è una friggitrice nel senso classico del termine. Una friggitrice è infatti un dispositivo che cuoce i cibi immergendoli in olio caldo. La friggitrice ad aria, invece, funziona in modo diverso: è praticamente un piccolo forno ventilato. Al suo interno, una resistenza elettrica riscalda l’aria, mentre una ventola la fa circolare ad altissima velocità intorno agli alimenti. Questo processo permette di ottenere una doratura e una croccantezza simili a quelle delle fritture tradizionali, ma con l’utilizzo di pochissimo olio.

Davvero la friggitrice ad aria permette di risparmiare sulla bolletta?

Quindi, dato che la friggitrice ad aria e il forno ventilato sono dispositivi simili, è opportuno fare un confronto per cercare di capire se effettivamente l’utilizzo della prima faccia risparmiare.

Entrambi riscaldano i cibi attraverso lo stesso metodo fisico, ma ci sono delle differenze significative.

La prima è la più ovvia ed è la dimensione: una friggitrice ad aria è molto più compatta rispetto a un forno. Un dettaglio significativo dato che, essendo più piccola, si riscalda molto più velocemente rispetto a un forno ventilato tradizionale, che ha una camera di cottura più ampia.

Parlando di consumo energetico, però, la questione si fa interessante. Una friggitrice ad aria può raggiungere temperature fino a 200 °C, consumando tra i 1200 e i 2000 watt. Un forno ventilato tradizionale, invece, consuma mediamente tra i 900 e i 1500 watt per raggiungere temperature simili.

Ad una prima occhiata, quindi, sembrerebbe che il forno ventilato sia più efficiente dal punto di vista energetico. C’è però un altro elemento da prendere in considerazione: il tempo di cottura.

Il vero punto di forza della friggitrice ad aria è la velocità. Dato che la friggitrice è più piccola, essa raggiunge la temperatura desiderata molto più rapidamente rispetto a un forno tradizionale. Questo si traduce in un tempo di cottura ridotto, che può essere anche dimezzato.

Quindi, anche se il forno ventilato consuma leggermente meno watt all’ora, la friggitrice ad aria utilizza più energia ma per un tempo più breve. Questo vuol dire che, per piccole porzioni e con un solo ciclo di cottura, la friggitrice ad aria risulta più efficiente in termini di consumo complessivo. Tuttavia, se si desidera cucinare una grande quantità di cibo, il forno ventilato si rivela più conveniente. A spiegarlo meglio su TikTok è il canale “lafisicachecipiace”, del prof. Vincenzo Schettini.

Praticamente, tutto sta in quello che si deve preparare. La risposta non è assoluta e dipende da ciò che ci serve… quindi, non è proprio vero che la friggitrice ad aria è sempre il metodo più conveniente!

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