La ricerca scientifica è sempre al lavoro – anche a nostra insaputa – ed è dal lavoro incessante degli scienziati che spesso emergono scoperte sorprendenti che possono sconvolgere le nostre concezioni tradizionali sulla salute e sul benessere. Recentemente, un gruppo di ricercatori ha portato alla luce un’affascinante possibilità: gli organi riproduttivi della trota potrebbero essere la chiave per curare la calvizie. L’idea potrebbe sembrare bizzarra, ma dietro questa affermazione si nasconde una solida base scientifica.
- Le “polpette” di trota possono aiutare a combattere la perdita di capelli?
- Come funziona il trattamento a base di gonadi di trota?
- È sicuro iniettarsi sostanze provenienti dalle trote per far crescere i propri capelli?
Le “polpette” di trota possono aiutare a combattere la perdita di capelli?
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. A riportare la curiosa notizia è il tabloid britannico The Sun, secondo il quale alcuni scienziati avrebbero scoperto che le gonadi di trota potrebbero curare la calvizie.
Lo farebbero sfruttando i polinucleotidi – già noti nell’industria cosmetica – provenienti dalle gonadi del pesce al fine stimolare la rigenerazione delle cellule staminali sulle teste di chi non ha più capelli.
Come funziona il trattamento a base di gonadi di trota?
Questo metodo innovativo sembra funzionare attraverso l’impiego di piccoli microaghi da 2 ml, riempiti con la sostanza estratta dalle gonadi del pesce, che vengono iniettati nel cuoio capelluto. Questo “dà il via” ai follicoli piliferi per far crescere capelli più forti e più spessi.
La ricerca è stata recentemente pubblicata sul Journal of Cosmetic Dermatology e, a quanto pare, il trattamento ha dimostrato un “alto livello di efficacia” per l'”infoltimento dei capelli“. Questo studio aggiunge ulteriore credibilità alla teoria che utilizzare sostanze provenienti dalle gonadi della trota (e della trota salmonata in particolare) possa essere una cura contro le calvizie. Inoltre, i ricercatori evidenziano anche che la terapia promuove e accelera la crescita dei capelli ed è dimostrabilmente associata alla crescita di fusti più forti e sani.
È sicuro iniettarsi sostanze provenienti dalle trote per far crescere i propri capelli?
L’entusiasmo attorno a questa nuova scoperta è piuttosto palpabile tra la popolazione dei “senza capelli”, soprattutto considerando il vasto potenziale mercato per questa “cura”. In Italia, si stima che circa un uomo su sei è afflitto dalla calvizie, il che significa che la domanda per soluzioni efficaci è in costante aumento. Con un totale di 11 milioni di possibili clienti solo nel nostro paese, potrebbe essere un’operazione dagli altissimi ricavi. Il tutto ad un prezzo nemmeno così elevato: si stima che un trattamento completo viene a costare tra i 1.500 e i 2.500 euro.
Ovviamente, non è certo possibile prendere una trota appena pescata da un fiume ed estrarre la sostanza dalle sue parti basse: tutto il procedimento avviene in laboratorio, in atmosfere ben protette e sterili! Provarci da soli non solo non vi farà crescere i capelli ma con ogni probabilità vi scatenerà una bella infezione.
A dirla tutta, mentre la ricerca e lo sviluppo nel campo della medicina e della biotecnologia continuano a evolversi, è importante rimanere aperti a nuove idee e approcci. Le “polpette” di trota potrebbero essere solo l’inizio di un nuovo capitolo nella lotta contro la calvizie, offrendo speranza e sollievo a milioni di persone in tutto il mondo che combattono questo problema estetico e emotivo.