Fonte: ansa

Heidi, le montagne che ‘sorridono’ esistono davvero: dove vederle

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Heidi è un famoso romanzo per ragazzi scritto dalla scrittrice svizzera Johanna Spyri. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1880 e da allora è diventato un classico della letteratura per ragazzi. La trama di “Heidi” ruota attorno alla vita di una giovane orfana di nome Heidi. Dopo la morte dei suoi genitori, viene affidata alle cure del nonno, un vecchio burbero che vive in una capanna isolata sulle montagne svizzere. Inizialmente, il nonno è restio ad accogliere Heidi, ma nel corso della storia, si sviluppa un forte legame tra i due.

La storia prende una svolta quando Heidi viene portata via dal nonno per andare a vivere con la ricca famiglia Sesemann a Francoforte, dove fa amicizia con la figlia paralizzata, Clara. Tuttavia, Heidi sente la mancanza delle montagne e della vita semplice, e alla fine ritorna a casa dal nonno. Il romanzo di Heidi è molto apprezzato per la sua descrizione vivida della natura, dei paesaggi alpini e per i valori positivi che trasmette, come l’importanza della semplicità, della gentilezza e della connessione con la natura.

Heidi, la serie giapponese compie 50 anni

La serie animata “Heidi” è basata sul celebre romanzo “Heidi” scritto da Johanna Spyri, da cui è nato l’anime, intitolato “Heidi, Girl of the Alps” (“Alps no Shoujo Heidi” in giapponese),  prodotta dalla Zuiyo Eizo (che successivamente divenne Studio Ghibli), diretta da Isao Takahata, ma  disegnata dal celebre disegnatore nipponico Hayao Miyazaki. La serie è stata trasmessa in Giappone per la prima volta nel 1974, infatti, proprio in questi giorni ricorre il 50° anniversario di un’opera diventata un grande successo internazionale. Per un’accurata realizzazione dell’opera, Takahashi chiese al suo staff di intraprendere un viaggio in Svizzera, in modo da poter studiare attentamente le location per la serie.

Come nacque il cartone animato

Nell’estate del 1973, Isao Takahata, Hayao Miyazaki e il nuovo character designer (e direttore delle animazioni) Yōichi Kotabe effettuarono un sopralluogo di due giorni a Maienfeld e successivamente si recarono anche a Francoforte in Germania. I risultati delle loro ricerche vennero utilizzati come riferimento nella progettazione delle ambientazioni e dei fondali, e nel design dei personaggi. Il gruppo alloggiò presso il rifugio Heidialp che servì come ispirazione per la baita del nonno. Prima del suo viaggio in Svizzera, Kotabe aveva disegnato Heidi con due treccine sulla base del precedente design di Mori, ma le eliminò quando un bibliotecario svizzero gli fece notare che una bambina di 5 anni che vive sulle montagne non sarebbe stata in grado di intrecciarsi i capelli. Per il design del nonno Kotabe prese invece ispirazione da una scultura in legno presente in un negozio di souvenir locale, che abbozzò velocemente senza farsi notare dal negoziante.

Visitare la casa di Heidi

Dunque appurato che la casa e le montagne esistono veramente, sappiate che si trovano a Maienfeld, in Svizzera, dove la scrittrice  Spyri, passava le vacanze estive insieme ai propri nonni; siamo nel Canton Grigioni, non distante dal confine con il Liechtenstein, una città antica che deve la sua fama soprattutto a Heidi.

Qui è possibile trovare e visitare la Heidihaus, la Heidialp ovvero l’alpeggio con la casa del nonno della piccola e ancora la Heidibrunner (la fontana), incluso l’Heidiweg, il sentiero che conduce all’alpeggio. Un’escursione alla portata di tutti, grandi e piccini, disponibile alle visite solo dal 15 di marzo al 15 novembre.

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