Anche le donne guardano i video porno. La cosa non deve stupire e anzi è ora che la si normalizzi, esattamente come quando a parlare di filmini a luci rosse sono gli uomini. Pure per il gentil sesso la pornografia è un mezzo per il piacere e per conoscere meglio la propria sessualità.
Stando ad alcuni dati resi noti da Pornhub, alcuni anni fa le fruitrici di video erotici erano il 29% del totale ma probabilmente nell’era post lockdown i numeri sono pure aumentati. Se poi consideriamo che molte donne non riescono ancora ad ammetterlo, possiamo supporre che le percentuali tra i due sessi siano molto simili.
Una questione di approccio
Quel che cambia, tra uomo e donna, è l’approccio alla materia. In altre parole le donne cercano video diversi da quelli cercati dai maschietti. Questi ultimi prediligono immagini spesso aggressive, dal contenuto immediato e in cui il piacere femminile è nettamente in secondo piano; al contrario, riporta VanityFair.it, i video cliccati dalle rispondono a logiche esattamente contrarie, come spiega la psicologa e sessuologa Azzurra Carrozzo: “In linea di massima la donna non apprezza una trama che vada dritta al sodo ma preferisce un po’ di premessa che riproduca le fasi preliminari di un rapporto sessuale completo, esattamente come avviene nella realtà”.
Il pubblico femminile sarebbe più orientato verso video lesbo, di sesso a tre con 2 uomini, di gruppo e di adulterio in cui l’attrice sia al centro delle dinamiche e abbia un ruolo predominante.
Fantasia e delicatezza
Altra differenza con le preferenze maschili è che alle ragazze piacciono filmati in cui non c’è traccia di violenza: “Ogni gesto è condotto con il massimo rispetto delle partecipanti e il tema della coercizione o della supremazia dell’uomo non appare mai. Questo ovviamente non significa che le donne siano attratte solo dal sesso delicato ma che anche la sottomissione sia vissuta come una fantasia o inquadrata in codici narrativi ben precisi e sempre rispettosi delle parti”.
“Alle donne piace lo stesso sesso che amano gli uomini ma vogliono che sia raccontato dal loro punto di vista. Tutto quello che accade in scena deve ruotare attorno al loro corpo e al loro piacere”.