Subire un furto nella propria casa è di certo una delle esperienze più spiacevoli che si possano vivere nel corso della vita. Oltre, infatti, al danno economico per la sottrazione di beni di valore, la situazione fa sentire emotivamente violati. Proprio nel posto in cui dovremmo essere maggiormente al sicuro e protetti. E lo shock può durare anche a lungo, facendo scattare paure spesso invalidanti che finiscono per influenzare negativamente il comportamento e le normali abitudini dei soggetti che ne vengono colpiti.
La sicurezza, quindi, è fondamentale per vivere con maggiore serenità dentro le mura domestiche e i malintenzionati lo sanno bene, tanto che affinano di continuo nuove tecniche per accedere a case e appartamenti. Per esempio, è stato segnalato tra i metodi più recenti quello dell’acido corrosivo per far scattare in men che non si dica anche le serrature delle porte blindate. Questa tecnica di effrazione, infatti, risulta molto diffusa in Germania – dove ha preso piede nel corso degli ultimi mesi – e sfrutta il potere di alcuni acidi capaci di sciogliere i metalli.
Tra quelli più usati c’è l’acido nitrico, altamente corrosivo, che è efficace sulla maggior parte dei metalli a esclusione dell’oro e del platino. Questa sostanza incolore e dall’odore pungente riesce a infiltrarsi nei componenti metallici della serratura sciogliendo i cilindri e ‘neutralizzando’ la porta. Attenzione, quindi, se avvertite odori insoliti e molto acri perché potrebbero essere il segnale di un tentativo di effrazione. E questo è solo l’ultimo trucco, in ordine di tempo, che i ladri hanno aggiunto ai loro metodi di scasso.
Ma c’è anche una buona notizia: le aziende sono già al loro per produrre serramenti più sicuri anche a prova di acido. Per esempio, alcune serrature possiedono un sistema in acciaio che impedisce all’acido di infiltrarsi evitando, così, la corrosione e quindi l’apertura dell’uscio.