Siamo portati a ritenere che lavarsi sempre sia garanzia di igiene. Così fare la doccia diventa quasi un rito quotidiano. Ma lavarsi molto non è sinonimo di pulizia. Il sistema immunitario dell’epidermide risulta indebolito dai numerosi risciacqui: gli sfregamenti rimuovono i microrganismi che sostengono le difese naturali. Anche gli strofinamenti troppo energici con asciugamani possono essere dannosi, soprattutto per chi ha la pelle secca. Possono dar origine a lievi lesioni in cui potrebbero innestarsi batteri. I detergenti possono provocare reazioni allergiche ad alcuni dei loro componenti chimici.
Cosa fare contro i germi della pelle
Contrariamente a quanto si crede, l’uso di specifici prodotti antibatterici non assicura sempre l’efficace rimozione dei germi e può avere controindicazioni anche gravi. Tali sostanze, quasi sempre, contengono un elemento dalla composizione molto simile a quella della diossina, il triclosano che è nocivo per la salute.
L’acqua, inoltre, spazza via l’invisibile strato di cellule morte che tendono a depositarsi e ricoprire parte dell’epidermide. Tali corpuscoli hanno un’importante funzione di protezione della pelle sottostante dagli agenti esterni che, una volta rimossi, viene meno.
Saponi riducono secrezioni
L’elevato numero di lavaggi con saponi e bagnoschiuma ha, tra le altre conseguenze, quella di ridurre la secrezione, da parte delle ghiandole cutanee, di una sostanza grassa, il sebo. Quest’ultimo ha la funzione di mantenere idratata la pelle, prevenendo rughe e screpolature. La cute diviene così più fragile.
A questo si aggiunge l’effetto dell’acqua calda, generalmente usata per fare bagni e docce: essa rimuove in profondità le sostanze naturalmente idratanti contenute nel derma, contribuendo a sfibrarlo ed a renderlo soggetto a irritazioni ed eritemi di vario genere.
Al massimo due docce alla settimana
Per evitare ripercussioni negative sulla salute è consigliabile, stando al parere dei dermatologi, fare non più di due docce alla settimana. E’ preferibile l’uso di acqua appena tiepida e di sapone il più possibile naturale e privo, o quasi, di profumi e additivi chimici. Problemi analoghi si pongono per quanto riguarda il lavaggio dei capelli.
Secondo gli esperti è sufficiente, di norma, uno shampoo ogni quattordici giorni. In caso di esigenze particolari perché, per esempio, si è soggetti a forfora, se ne possono fare al massimo due alla settimana.