L’uso eccessivo e indiscriminato degli antibiotici rappresenta da sempre una questione di grande importanza nel campo della medicina. Le conseguenze di una cattiva gestione di tali farmaci possono essere gravi e possono portare ad un aumento della resistenza batterica, compromettendo l’efficacia degli stessi. Inoltre, alcuni antibiotici possono causare effetti collaterali significativi e dannosi per la salute umana.
Proprio in relazione a questa problematica, l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha recentemente inviato una nota ai medici riguardante l’uso di una specifica classe di antibiotici, i fluorochinoloni. Tale avvertenza fa seguito a una segnalazione simile effettuata dalla FDA (Food and Drug Administration) negli Stati Uniti.
Gli antibiotici rischiosi per la salute
I fluorochinoloni vengono largamente impiegati per il trattamento di numerose infezioni batteriche. Tuttavia, sia la FDA che l’Aifa hanno evidenziato i rischi associati a tali farmaci, sottolineando la necessità di limitarne l’uso solo ai casi in cui non siano disponibili alternative più sicure. In particolare, l’Aifa richiama l’attenzione sui seguenti antibiotici fluorochinolonici ad uso sistemico ed inalatorio:
- ciprofloxacina,
- delafloxacina,
- norfloxacina,
- ofloxacina,
- levofloxacina,
- rufloxacina,
- lomefloxacina,
- moxifloxacina,
- pefloxacina,
- prulifloxacina.
La necessità di questa nota da parte dell’Aifa è dovuta al fatto che, nonostante le raccomandazioni, i fluorochinoloni continuano ad essere prescritti al di fuori degli usi raccomandati. Ciò comporta un aumento dei rischi per la salute dei pazienti e una minaccia aggiuntiva nell’ambito della resistenza batterica.
I rischi associati ai fluorochinoloni sono stati inizialmente evidenziati dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), che ha raccomandato limitazioni nell’uso di tali farmaci a seguito di una revisione condotta nel 2018. Tale revisione ha messo in luce la possibilità di gravi reazioni avverse, a carico principalmente del sistema muscoloscheletrico e nervoso, che possono essere di lunga durata e potenzialmente irreversibili.
I sintomi degli antidolorifici sconsigliati dall’AIFA
I sintomi associati all’uso di fluorochinoloni comprendono tendinite, rottura del tendine, artralgia, dolore alle estremità, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, stanchezza, compromissione della memoria, allucinazioni, psicosi, disturbi del sonno e danni ai tendini, soprattutto al tendine di Achille.
È fondamentale che i medici siano consapevoli di questi rischi e limitino l’uso dei fluorochinoloni solo ai casi in cui non vi siano alternative più sicure ed efficaci. La corretta gestione degli antibiotici è essenziale per la salute pubblica e per la salvaguardia dell’efficacia di tali importanti strumenti terapeutici.