E chi l’ha detto che le stelle cadenti debbano illuminare solo il mese di agosto? I cieli di marzo stanno regalando una vera e propria pioggia di stelle cominciata nella serata del 19 e prevista fino alla notte del 21 marzo. In queste nottate, infatti, tre sciami di meteore attraversano la volta celeste portando con sé uno spettacolo tutto da ammirare con il naso rigorosamente all’insù e grazie al quale poter esprimere ben più di un desiderio.
Le meteore coinvolte sono ‘eta Virginidi’ (con picco registrato il 19 marzo), ‘theta Virginidi’ e ‘beta Leonidi’ il cui picco cade esattamente nella notte del 21 marzo. La visibilità, a patto che le condizioni metereologiche siano propizie, è prevista per l’intero arco della nottata quindi è il caso di pensare ai desideri da esprimere. Secondo Enrico Stomeo della Sezione Meteore dell’UAI – Unione Astrofili Italiani, “la maggior parte delle meteore è originata dalle regioni prossime all’eclittica, tra le costellazioni della Vergine e del Leone, da un confuso raggruppamento di radianti”.
“Si tratta di corpuscoli con orbite molto simili – prosegue l’esperto – che probabilmente in passato formavano un’unica corrente meteorica, ora perturbata e separata in numerose componenti”. Oltre che per esprimere desideri, l’osservazione di questi sciami è utile agli studiosi per approfondire le conoscenze su correnti meteoriche ancora poco note. Si legge ancora dal sito UAI: “Poiché abbondano di piccole particelle, e quindi di meteore poco luminose, può diventare conveniente e utile, in luogo delle riprese fotografiche e video, l’osservazione visuale, disegnando accuratamene le singole tracce luminose su mappe stellari, così da permettere una analisi successiva delle convergenze”.
Per quanto riguarda i cieli del 21 marzo, l’assenza della luna agevola l’osservazione sia delle ‘theta Virginidi’ sia delle ‘beta Leonidi’. Le prime raggiungono il culmine del radiante (45 gradi) circa alla 1 di notte mentre le seconde, visibili anche nella nottata del 22 marzo, raggiungono il massimo dell’altezza (60 gradi) attorno alla mezzanotte.