Quando veniamo rapite da una irrefrenabile voglia di shopping, a parte il senso di colpa, c’è poco altro che ci trattiene: ogni tanto fa persino bene concedersi uno sgarro economico insieme alle amiche (occhio alla musica in sottofondo, potreste spendere molto di più), tuttavia ci sono alcuni accorgimenti da tenere sempre bene in mente per evitare di incappare in disavventure post-shopping.
Perché i vestiti appena comprati vanno sempre lavati
In particolare gli esperti raccomandano di lavare sempre gli abiti appena comprati non soltanto per una questione di igiene, ma anche per i coloranti che possono essere contenuti in essi. Va da sé che è bene igienizzare i nuovi capi poiché qualcuno prima di noi può averli indossati, ma dobbiamo ricordare anche che soprattutto i vestiti prodotti fuori dall’Europa possono risultare “tossici” e procurarci allergie, eruzioni cutanee, irritazioni o addirittura ustioni.
Nel settore dell’abbigliamento o delle calzature, alcune sostanze chimiche sono vietate in Europa – come il colorante chiamato “Disperso Blu 124”, potenzialmente cancerogeno – ma utilizzate fuori, dunque evitiamo rischi inutili e seguiamo l’invito a mettere in lavatrice i nuovi abiti (aggiungi all’interno un bicchiere, il trucco per un bucato perfetto).
I segnali da non sottovalutare
Il primo segno a cui prestare attenzione è l’odore: soprattutto per gli abiti economici, se percepite un forte odore “chimico”, non indugiate e lavate subito ciò che avete comprato. Potrebbero essere presenti gli ftalati, ritenuti degli interferenti endocrini (anche la polvere contiene ftalati, ecco i rischi di vivere in una casa poco pulita), o resine di formaldeide e altri coloranti.
Se per maglie, maglioni e camicette basta una sola passata in lavatrice, per i jeans si consiglia di ripetere il processo più volte.