Un recente studio pubblicato lo scorso aprile sulla rivista scientifica “Proceedings of the National Academy of Sciences” potrebbe mettere a rischio una delle più grandi passioni di grandi e piccini: le patatine fritte. Ma perché ora questo delizioso alimento finisce sotto accusa? Quali sono i danni che possono provocare all’organismo umano?
- La scienza rivela che le patatine fritte possono causare danni alla salute mentale
- C’è relazione tra il consumo regolare di cibi fritti e i problemi di saluti mentale
- Perché mangiare cibi fritti ci fa essere più felici
La scienza rivela che le patatine fritte possono causare danni alla salute mentale
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La ricerca in questione, infatti, ha rivelato che il consumo frequente di cibi fritti, in particolare di patatine fritte, può avere effetti dannosi sulla salute mentale. Problemi che si aggiungono e che vanno oltre i rischi già noti legati all’obesità e alle malattie cardiache.
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Secondo lo studio, portato avanti e poi pubblicato da un vasto team di ricercatori, il consumo abituale di queste delizie croccanti è strettamente associato a un rischio aumentato del 12% di sviluppare ansia e ad un incremento del 7% del rischio di sviluppare la depressione.
Il colpevole di questa correlazione sarebbe l’acrilammide, un contaminante che si forma nei cibi ricchi di amido quando vengono fritti, cotti al forno, arrostiti o esposti ad alte temperature. Quindi contenuto innanzitutto nelle patatine fritte.
C’è relazione tra il consumo regolare di cibi fritti e i problemi di saluti mentale
Gli studiosi hanno individuato una relazione significativa tra il consumo regolare di cibi fritti e i problemi di salute mentale. Secondo quanto riporta lo studio, pare proprio che il cibo fritto causi un’infiammazione maggiore nell’intestino, la quale, nel corso del tempo, può estendersi fino a portare delle infiammazioni al sistema nervoso e, quindi, può contribuire all’insorgenza di disturbi del comportamento, ansia e depressione.
I risultati di questo studio mettono quindi in evidenza l’importanza di limitare il consumo di cibi fritti al fine di prevenire l’insorgenza di problemi di salute mentale.
È importante sottolineare che la ricerca non implica che mangiare occasionalmente patatine fritte causi direttamente problemi di salute mentale. Tuttavia, è consigliabile limitare il consumo di cibi fritti e optare per alternative più salutari come frutta, verdura e snack a basso contenuto di grassi. Insomma, mangiare le patatine fritte tutti i giorni proprio non si può!
Perché mangiare cibi fritti ci fa essere più felici
È innegabile che i cibi fritti, come le patatine fritte, abbiano un certo fascino e siano spesso associati a momenti di svago e piacere culinario. La relazione tra essi e la nostra felicità è infatti reale: quando gustiamo un piatto di patatine fritte, spesso ci sentiamo soddisfatti e gratificati. Si tratta del risultato di un meccanismo biologico che coinvolge i nostri sensi e le nostre preferenze alimentari. Il sapore croccante, il profumo invitante e la sensazione di pienezza che deriva dai cibi fritti possono creare un’esperienza di piacere immediato, che può contribuire al nostro stato di felicità momentanea.
Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato che il consumo di cibi fritti può attivare nel nostro cervello la produzione di endorfine, sostanze chimiche associate alla sensazione di piacere e benessere. È questa la reazione che ci dà una sensazione di euforia e che contribuisce al nostro stato d’animo positivo nel breve termine.