Per non attirare la sfortuna, quante volte abbiamo evitato il passaggio sotto una scala? Tante, vero? In pochi però sanno da dove arriva questa credenza popolare. Secondo alcuni, questa superstizione ha origini molto antiche. E così dobbiamo risalire molto indietro nel tempo fino ad arrivare agli Egizi, che consideravano sacra la figura del triangolo. O in epoca cristiana dove il concetto di trinità era molto forte.
Per finire al medioevo, periodo in cui le battaglie erano più frequenti ed il concetto di sacralità del triangolo meno sentito. Per chi si impressiona facilmente ricordiamo cosa la scienza spiega: “la sfortuna non esiste, ma comportarsi da superstiziosi fa parte della natura umana perché corrisponde alla nostra componente irrazionale”.
Gli antichi egizi
Il popolo egizio considerava sacra la figura del triangolo. Per questo, in una scala appoggiata a un muro o a una parete, vedevano proprio quella forma. Quindi passare sotto una scala significava, rompere quella figura sacra di così tanto potere, inimicarsi gli dei e di conseguenza, attirare su di sé tanta sfortuna.
L’epoca cristiana
Per i cristiani vale lo stesso discorso fatto per il popolo egizio ma con una differenza: la figura del triangolo rappresentava il concetto di Santissima Trinità. Cioè il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Per questo, quando si attraversava un triangolo (ad esempio, una scala appoggiata al muro) si credeva che si andava a rompere la sacralità della Santa Trinità.
Nel Medioevo
Le origini di questa credenza popolare, nel medioevo trovano spiegazioni più profane e totalmente disconnesse dal concetto di triangolo sacro. Infatti, in questo periodo erano molto frequenti le battaglie e, soprattutto, gli attacchi ai castelli. Per conquistare un castello serviva trovare una breccia tra le mura utilizzando lunghe scale tenute alla base da altri soldati. Proprio questi ultimi potevano ricevere il “bagno mortale”con liquidi bollenti. Per questo, stare sotto una scala era considerata una posizione sfortunata.