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Perchè si dice corbezzoli? C'entra una parte del corpo maschile

Perché usiamo il modo di dire corbezzoli? Scopriamo insieme uno tra i tanti modi di dire più comuni del nostro Paese

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Perché si dice corbezzoli? Ormai si sa, le parolacce sono entrate a far parte del nostro linguaggio quotidiano, forse anche troppo, ma a volte in alcune occasioni si deve cercare di trovare una scappatoia e attingere ad un vocabolario più consono e meno volgare di quello che usiamo di solito, soprattutto quando si è di fronte a bambini o persone a cui non vogliamo mostrare un modo di parlare privo di finezza. Per questo si usano dei modi di dire che ormai sono diventati comuni, soprattutto i genitori di bambini piccoli se ne inventano di ogni genere, ma che a volte nascondono un significato alquanto strano e misterioso: corbezzoli è uno di questi.

Ma cosa significa?

Innanzitutto precisiamo che il modo di dire corbezzoli non fa nessun riferimento al corbezzolo, l’arbusto sempre verde, ma dietro di sè si porta ben altro tipo di origini. Se cercate la parola corbezzoli sul vocabolario, trovate la seguente definizione: esclamazione scherzosa di meraviglia. Infatti, viene soprattutto utilizzata in quei momenti in cui vogliamo dimostrare il nostro stupore, anche dai, cercando però di porre una sorta di censura, però sappiate che anche le origini della parola possono essere abbastanza censurabili.

Deriva da corbelli…

La parola corbezzoli, infatti, sarebbe un eufemismo della parola corbelli. Che cosa sono i corbelli? I corbelli, a loro volta, sono un ulteriore eufemismo per indicare una parte del corpo maschile: i testicoli. Anche corbelli viene utilizzato in tanti modi modi di dire, tra cui: avere i corbelli pieni di qualcosa (essere stufi o averne abbastanza), avere qualcuno sui corbelli (non sopportare qualcuno) o rompere i corbelli (quando qualcuno infastidisce). Come la parola corbezzoli, corbelli viene utilizzato anche per esprimere stupore o meraviglia, ma anche per indicare una persona sciocca o stupida.

Corbezzoli, quindi, andrebbe solamente a sostituire un altro eufemismo, rendendo l’esclamazione meno scurrile. Nel nostro Paese, questo modo di dire, viene utilizzato soprattutto in Toscana, infatti pare che la parola sia stata associata alla dizione toscana di corbelli. Quindi insieme alle parole dannazione, maledizione, perbacco, poffarbacco e diavolo, corbezzoli entra di diritto nella lista dei sinonimi più popolari da utilizzare al posto delle stesse imprecazioni più comuni.

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