Non c’è dubbio che la cucina internazionale sia diventata sempre più popolare negli ultimi anni. Ormai quasi in ogni città sono a disposizione tantissime prelibatezze che provengono praticamente da tutto il mondo, con una vasta gamma di sapori, profumi e gusti.
- Qual è la differenza tra kebab e kebap?
- Quanti tipi di kebab ci sono?
- Kebab e Kebap: le origini culturali
Tanti sono gli innamorati del kebab (o del kebap), un piatto originario del Medio Oriente e dell’Asia Centrale che ha conquistato il cuore (e lo stomaco) di molte persone in tutto il mondo. In tanti se ne dicono addirittura dipendenti. Ma, al di là di tutto, quali sono le differenze tra kebab e kebap?
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Partiamo con il dire che il kebab è una pietanza a base di carne che viene tagliata a fette e infilzata su uno spiedo verticale. Essa viene poi sagomata con il coltello fino a formare un grosso cilindro. Le parti più grasse della carne, grazie al calore della cottura allo spiedo, si sciolgono rendendo il risultato finale ancora più gustoso ed evitando che il risultato finale sia troppo secco.
Prima della cottura, la carne viene marinata con erbe o spezie che variano a seconda del luogo e che possono includere: origano, menta, peperoncino, cumino, coriandolo, cannella, aceto. Il kebab originale, in linea generale, è fatto di carne di agnello o di pollo, tutto al più di manzo. Non viene mai adoperata la carne di maiale, chiaramente, essendo questo animale vietato dalla religione Musulmana.
Ma c’è una domanda che spesso viene posta dai consumatori di kebab: qual è la differenza tra kebab e kebap?
Non è una questione di preparazione (a proposito, sapete quali sono gli ingredienti del kebab?). Si tratta invece di una sottile differenza che potrebbe lasciare confusi anche i più esperti del settore.
Ecco perché in questo articolo scopriremo insieme le differenze tra queste due prelibatezze (che in realtà sono meno di quanto pensiamo).
Qual è la differenza tra kebab e kebap?
Come abbiamo già accennato, la differenza tra kebab e kebap non riguarda gli ingredienti, ma soltanto una sottile divergenza lessicale. Le due parole possono essere usate per indicare due varianti di un’unica ricetta che ha radici nel Medio Oriente e nell’Asia Centrale.
Il termine kebab significa letteralmente “carne arrostita” e, contrariamente a quanto si pensa data la generale sovrapposizione della ricetta alla cucina turca, è di origine araba o persiana. In Turchia, invece, la parola utilizzata per indicare questo piatto è invece kebap. Mentre in India, Pakistan e Iraq, la parola giusta è kebab.
In realtà, il piatto ha numerose varianti a seconda del luogo e delle tradizioni culinarie locali. Ad esempio, il kebab turco tradizionale viene servito con riso, verdure e pane sottile, mentre in Afghanistan il kebab viene spesso accompagnato da riso pilaf e pane naan. In Pakistan e India, invece, il kebab viene spesso servito con roti (pane non lievitato) e chutney (salsa a base di frutta e spezie).
Quanti tipi di kebab ci sono?
Esistono molte varianti del kebab in tutto il mondo, ognuna con le sue particolarità e gusti unici. Ecco alcuni dei tipi di kebab più famosi:
- Cağ kebab – originario della Turchia, viene preparato con carne di manzo o agnello tagliata in piccoli pezzi e arrostita su un grande spiedo verticale. La carne viene poi servita con pane, cipolle e pomodori. Si tratta di quello più antico, una sorta di antenato del più famoso Döner kebab.
- Döner kebab – è il tipo di kebab più comune in Europa, viene fatto con carne di agnello o pollo marinata e arrostita su uno spiedo verticale. Viene solitamente servito in un panino con verdure e salse.
- Shish kebab – questo kebab è fatto con pezzi di carne di manzo, agnello o pollo infilzati su uno spiedo di metallo o legno e grigliati. Viene spesso servito con riso o verdure.
- Kofta kebab – un kebab di carne macinata originario del Medio Oriente e del Sud Asia. Viene spesso fatto con carne di agnello o manzo e spezie, formata in piccole polpette e poi cotta alla griglia.
- Shaami kebab – un kebab del subcontinente indiano fatto con carne di agnello o manzo macinata e spezie, formata in piccole polpette e poi fritta o cotta alla griglia.
- Shawarma – originario del Medio Oriente, questo kebab viene preparato con carne di manzo, pollo o agnello marinata in spezie e arrostita su uno spiedo verticale. Viene servito generalmente in un panino con verdure e salse.
- Chelow kebab – originario dell’Iran, questo kebab viene preparato con carne di agnello o manzo marinata in una salsa di yogurt e spezie e arrostita su uno spiedo. Viene solitamente servito con riso pilaf.
- Testi kebab – originario della Turchia, questo kebab viene cotto in un recipiente di argilla sigillato chiamato “testi”. La carne viene solitamente fatta con agnello o manzo e viene cotto lentamente insieme a verdure.
- Beyti kebab – un kebab turco fatto con carne macinata di manzo o agnello, spezie e uova. Viene arrotolato intorno a uno spiedo e grigliato sulla brace. Viene solitamente servito con yogurt e pane turco.
Fuori da questo elenco di specialità provenienti da Turchia, Iran, Pakistan e mondo islamico in generale, mettiamo anche souvlaki e gyros, che vengono invece dalla Grecia:
- Souvlaki – fatto con pezzi di carne di maiale o pollo infilzati su uno spiedo e grigliati. Viene solitamente servito con pane pita, insalata e salsa tzatziki.
- Gyros – simile al souvlaki, ma con la carne tagliata in modo diverso e spesso servito in un panino con verdure e salse.
Kebab e Kebap: le origini culturali
Il kebab è un piatto che ha origini antiche e affascinanti. Si narra che il primo sia stato creato nel Medioevo da alcuni soldati persiani, che utilizzavano le loro spade come spiedi per cuocere la carne sui fuochi negli accampamenti all’aperto. In un’epoca in cui il combustibile per la cottura dei cibi era scarso, il kebab era una soluzione pratica ed efficace per sfamare le truppe in movimento.
Il kebab si è diffuso in Turchia proprio attraverso il commercio e i viaggi degli antichi mercanti e commercianti persiani. Questi viaggiavano lungo la via della seta, un’antica rotta commerciale che attraversava il Medio Oriente e l’Anatolia, portando con sé le proprie tradizioni culinarie e diffondendole un po’ ovunque. Nel corso dei secoli, il piatto ha subito numerose variazioni regionali e culturali, dando vita a una grande varietà di preparazioni differenti.
Oggi, il kebab è un piatto molto popolare in tutto il mondo, e rappresenta un’icona della cucina mediorientale e asiatica. La Turchia lo considera un simbolo della cultura culinaria nazionale, tanto che il governo di Ankara ha chiesto all’UNESCO di inserirlo nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Grazie alla sua versatilità e alla sua bontà, il kebab è diventato un piatto amato e apprezzato da tutti, un simbolo di convivialità e di condivisione, che unisce persone di culture e di tradizioni diverse.
D’altronde, anche in Europa, sono in tanti quelli che lo considerano uno dei propri piatti preferiti. Qualcosa che ormai sembra entrata pienamente anche nella nostra cultura. Cos’è meglio di un bel kebab dopo una notte intensa o una partita di calcetto?