Il sapone di Aleppo ha dalla sua diverse proprietà benefiche per la pelle. Infatti è destinato a lenire i fastidi provocati dalla secchezza dell’epidermide, ma anche da pruriti, eczemi e persino dalla forfora del cuoio capelluto. I dermatologi consigliano questo ritrovato antichissimo a tutti coloro che vogliano liberarsi da problematiche di questo tipo, nel completo rispetto del proprio corpo e dell’ambiente.
Come si prepara il sapone di Aleppo?
Le prime testimonianze storiche dell’esistenza del sapone di Aleppo risalgono al 2.500 a.C., in Siria. Questa fornace di antica attività umana è infatti fonte di diverse tradizioni, tra le quali ovviamente non manca quella del sapone di Aleppo. Vediamo come si realizza!
Gli ingredienti del sapone di Aleppo sono infatti completamente naturali: olio di oliva e olio di baia danno vita ad un prodotto al 100% ecosostenibile e compatibile con la naturalezza della pelle. Al contrario delle saponette canoniche che, essendo costituite largamente da grasso animale, possono danneggiare l’epidermide, in quanto tappano i pori e possono dare adito a rossori e brufoli, oltre che seccare la pelle.
Ingredienti: 5 litri d’acqua, 1 kg di cenere (da camino o brace), 750 ml di olio di oliva, 50 gr di amido, 250 ml di olio di alloro.
Procedimento: preparare la liscivia, mescolando acqua e cenere in un pentolone e cuocere per due ore a fuoco lento. Filtrare il preparato, stendendo un panno bianco sopra un secchio e versando il tutto su di esso. Versate ora l’olio d’oliva in un’altra pentola e riscaldate fino a 30°C.
A questo punto, aggiungete la liscivia nella pentola dell’olio, stando ben attenti a lasciarne circa mezzo litro nel secchio. Versate poi nel secchio l’amido e mescolate; aggiungete il tutto al composto messo da parte. In ultimo arricchite il vostro composto con l’olio d’alloro per dare profumazione.
C’è da sapere infatti che il sapone di Aleppo è anche chiamato sapone di alloro per la percentuale di olio di alloro contenuta che, come abbiamo detto, rende la formulazione dolce e profumata. Mescolate e una volta ottenuto un composto denso, utilizzate delle formine per dare vita ai panetti che stagioneranno. Semplice, no?
La tradizione siriana e gli antichi metodi di saponificazione
Un altro suo nome è sapone siriano, e questo nome deriva ovviamente dall’area geografica da cui il nostro sapone proviene. Questo detergente naturale molto antico, in Siria segue ancora oggi gli antichissimi metodi di saponificazione di cui sopra, tramandati da artigiani professionisti di generazione in generazione.
Un viaggio in Siria non è certo consigliabile di questi tempi, tuttavia qualora si dovesse prevedere una visita nell’antica Aleppo, è assolutamente d’obbligo una capatina in un mercato tradizionale, nel quale bottegai e artigiani si affaccendano quotidianamente per mandare avanti questo folclore millenario: la visita ai suq oltre ad essere infatti uno spettacolo per gli occhi, si traduce sempre in un’’esperienza personale davvero edificante.