I formaggi sono senza dubbio fra gli alimenti più comuni sulle nostre tavole, ma rappresentano un’abitudine che può nascondere svariati rischi. Fra i primi a essere eliminati nei regimi dietetici, i latticini non sono solo nemici della bilancia e del peso forma ma possono essere dannosi per l’organismo. Gli esperti, in particolare, sottolineano i rischi a carico del cuore, soprattutto se i soggetti sono portatori di patologie.
Formaggi sì o no?
Se, quindi, una persona sana può cedere qualche volta ai formaggi badando sempre a non esagerare con le quantità, chi ha problemi cardiaci o familiarità con essi deve fare molta attenzione. Esistono ovviamente differenze tra un formaggio e l’altro ma in linea generale meglio non abbondare mai. La dietista Lauren Manaker, in particolare, ha individuato nel formaggio cremoso la qualità peggiore per i soggetti a rischio.
Il motivo, secondo l’esperta, è legato al contenuto di grassi saturi che è molto elevato rispetto, invece, ai micronutrienti presenti in scarse quantità. In media, infatti, due cucchiai di crema di formaggio contengono ben l’ 87% di grassi, per un totale di 10 grammi che equivalgono al 10% dell’apporto giornaliero consigliato. E che dire del colesterolo? Una semplice porzione di formaggio cremoso può arrivare a contenerne fino a 29 milligrammi.
Il formaggio cremoso, pro e contro
A questo si aggiunge poi il fatto che tale tipo di alimento generalmente non viene consumato da solo, ma accompagnato al pane o in aggiunta al menù. Sommare, quindi, anche solo due cucchiai di formaggio cremoso a un pasto completo rischia di far impennare i quantitativi di nutrienti – e di conseguenza le calorie – che introduciamo nell’organismo. Meglio, quindi, optare per soluzioni più sane e con meno grassi fin dalla colazione del mattino.
Alcuni formaggi cremosi da spalmare su pane e fette biscottate, per esempio, contengono conservanti, aromi come frutti di bosco o cannella e zucchero di canne che, nonostante sembrino innocui, sono un’ulteriore inutile aggiunta di zuccheri. Il consiglio sempre valido? Leggere con cura l’etichetta, per poter scegliere il formaggio che fa ‘meno dannii!