La terra, sappiamo bene, è un pianeta vivo e ce ne dà dimostrazione ogni giorno, tra piccoli e grandi eventi geologici. Dai terremoti che hanno sconvolto intere regioni con un carico di morte e distruzione all’attività vulcanica che fa ribollire il magma sotto la crosta terrestre. Non c’è angolo del mondo che non sia sottoposto ad assestamenti e trasformazioni su cui gli studiosi sono impegnati nelle loro osservazioni. Lo studio, infatti, non solo è necessario per ampliare le nostre conoscenze ma è prezioso anche per monitorare i fenomeni prevenendo episodi potenzialmente catastrofici.
In questo senso, poi, spesso proprio dalla scienza arrivano previsioni tutt’altro che rassicuranti ed è proprio il caso dell’ultima allerta lanciata nelle ore scorse. “Sarà travolto da un’eruzione vulcanica”: sono queste le parole preoccupanti pronunciate dai geologi a proposito nientemeno che di Santorini. L’isola greca, amatissimi dal turismo internazionale compreso quello italiano, rischia di scomparire a causa del vulcano sottomarino Kolumbo.
- Dove si trova il vulcano Kolumbo, la storia dell’isola di Santorini e le caratteristiche geologiche
- Il piano d’emergenza in caso di eruzione al largo di Santorini: perché il vulcano fa così paura
Dove si trova il vulcano Kolumbo, la storia dell’isola di Santorini e le caratteristiche geologiche
L’isola di Santorini deve la sua stessa formazione proprio al vulcano Kolumbo che eruttò circa 3600 anni fa. Fu allora, infatti, che l’isola prese la forma con cui la conosciamo oggi mentre altre porzioni del territorio greco scomparvero per sempre. La stessa città di Akrotiri – l’antica Santorini – venne rasa al suolo. Secondo le rilevazioni dei geologi, uno scenario parimenti catastrofico potrebbe replicarsi arrivando a distruggere completamente Santorini travolta da un’eruzione vulcanica gigantesca.
Sito 3 km a nord-est dell’isola, Kolumbo tace da fin troppo tempo dal momento e proprio questo mette paura. Per quanto il vulcano sia rimasto tranquillo per migliaia di anni e continui a esserlo anche oggi, non è improbabile che erutti senza alcun tipo di preavviso in maniera assolutamente violenta. E qualora ciò dovesse avvenire, le proporzioni del disastro sarebbero enormi.
Il piano d’emergenza in caso di eruzione al largo di Santorini: perché il vulcano fa così paura
Da qui la decisione non solo di monitorare in maniera costante il fondale marino ma anche la risoluzione della protezione civile greca di approntare un piano emergenziale che possa essere messo in atto nel caso in cui si verificasse i il peggio. Il documento è stato redatto nel 2020 e in 185 pagine definisce nel dettaglio tutti i comportamenti da mantenere in caso di eruzione al fine di evacuare il più velocemente possibile le zone esposte al rischio.
In ogni situazione di crisi, infatti, essere preparati all’emergenza e comportarsi nella maniera corretta evitando di farsi prendere dal panico non solo è funzionale alla messa in pratica delle varie disposizioni ma può davvero salvare la vita. Ed è tanto più importante quanto maggiori sono le persone potenzialmente coinvolte. Parlando, quindi, di un’isola turistica che conta migliaia di viaggiatori in ogni stagione dell’anno la prevenzione è un aspetto che deve mai essere sottovalutato per non rischiare catastrofi umanitarie oltre che ambientali. Con la speranza di poter continuare a lungo a godere della bellezza di un’isola che incanta da secoli chiunque vi metta piede per visitarla.