Il colesterolo alto è spesso soprannominato il “killer invisibile” a causa della sua assenza di sintomi: soltanto esami del sangue specifici, che rivelano i livelli di ldl e hdl, possono far luce sulla patologia che nella grande maggioranza dei casi porta all’insorgenza di malattie cardiache.Generalmente il corpo non ci avvisa se le arterie si stanno ostruendo a causa della presenza di troppo grasso nel sangue e ci ritroviamo già a combattere livelli alti del cosiddetto colesterolo cattivo.
Colesterolo e ‘percezione dell’odore fantasma’
Tuttavia ci sono alcune piccole eccezioni, dei campanelli d’allarme a cui prestare molta attenzione se compaiono (attenzione se avete le unghie di questo colore, è tra i sintomi molto rari): uno studio del 2020 pubblicato sulla rivista Laryngoscope ha infatti rintracciato un curioso legame tra i livelli di colesterolo alto e la “percezione dell’odore fantasma”.
La percezione dell’odore fantasma è stata definita come una segnalazione di un odore sgradevole, cattivo o pungente quando in realtà non c’è nulla. Sentire odori del genere anche se non siamo vicini ad un cassonetto della spazzatura, per esempio, potrebbe essere la spia che ci mette in allerta spingendoci a controllare il colesterolo .
Uno studio su oltre 7mila persone
Per arrivare a questa conclusione, i dati trasversali sono stati raccolti nell’ambito del National Health and Nutrition Examination Survey dal 2011 al 2014, ottenendo un campione rappresentativo a livello nazionale di 7.417 adulti di età pari o superiore a 40 anni.
Tra i risultati chiave è emerso che gli adulti con colesterolo alto già diagnosticato ma controllato, hanno riportato di sentire odori fantasma più frequentemente rispetto a quelli senza colesterolo alto. Stessa condizione per chi era a rischio ictus (questo ingrediente nascosto nei cibi può aumentare il rischio di stroke), per chi soffriva di ipertensione e chi aveva il diabete e prendeva sia farmaci per via orale che insulina.