Ultimatum alla Terra: a darlo poco prima di morire è stato Stephen Hawking, che ha lanciato un avvertimento a tutta l’umanità, svelando che ci restano meno di 100 anni prima dell’estinzione.
- Un asteroide la minaccia più concreta per la Terra
- La salvezza dagli alieni?
- Il futuro su Gliese 832c
Un asteroide la minaccia più concreta per la Terra
Secondo il celebre fisico infatti la razza umana non potrà colonizzare gli altri pianeti prima del ventiduesimo secolo. Il problema è che la Terra ha davanti a sé circa 100 anni e, se ad uccidere l’umanità non sarà il riscaldamento globale, a farlo saranno le epidemie e la sovrappopolazione. Lo scenario più probabile però secondo lo studioso è l’estinzione a causa della collisione con un’asteroide.
Stephen Hawking aveva espresso il suo timore durante una puntata dello show “Tomorrow’s World” in onda sulla BBC. L’episodio in cui compare lo studiosi si intitola “Expedition New Earth” e parla proprio della fine della Terra. Per Hawking un team di ricercatori aveva già elaborato alcune teorie per scoprire cosa succederà quando ci sarà l’impatto della Terra con un asteroide. Questo evento porterebbe la nostra civiltà all’estinzione nel giro di pochi giorni, facendo collassare tutto il sistema di telecomunicazioni.
La salvezza dagli alieni?
L’unica soluzione che ci resta è quella di lasciare il Pianeta, magari raggiungendo gli extraterrestri. Attenzione però, perché secondo lo stesso Hawking cercare di contattare gli alieni potrebbe non essere conveniente.
“Più invecchio, più mi convinco che non siamo soli – aveva svelato qualche tempo fa Stephen Hawking – dopo una vita di domande, ora voglio dare il mio contributo ad un progetto globale per trovare finalmente una risposta”.
Il futuro su Gliese 832c
L’unica speranza per lo studioso resta Gliese 832c, un pianeta considerato potenzialmente abitabile in cui forse si trovano gli alieni che da sempre cerchiamo.
Proprio per cercare un luogo in cui l’umanità potrà trasferirsi in futuro, Hawking aveva dato via ad un progetto: “Il progetto Breakthrough Listen passerà in rassegna milioni di stelle più vicine in cerca di segnali di vita – aveva raccontato lo scienziato – ma so che c’è un posto in cui possiamo iniziare a guardare. Un giorno forse riceveremo un segnale da un pianeta come Gliese 832c, ma dobbiamo stare attenti a rispondere”.