La vita oltre la morte è un mistero che ha da sempre affascinato l’umanità, alimentando domande profonde e misteriose sulla nostra esistenza e su ciò che ci attende dopo la fine del nostro viaggio terreno. Religione, filosofia e scienza si interrogano da millenni sull’esistenza di un’altra dimensione, ma solo pochi fortunati possono raccontare di aver avuto un assaggio di questa realtà. Tra questi c’è Vincent Tolman, un uomo che, a soli 25 anni, è entrato in coma dopo un episodio drammatico e ha “visto il paradiso”. Andiamo a scoprire cosa ha scoperto.
La storia dell’uomo che ha visto il paradiso
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La storia di Vincent Tolman, operaio edile che vive a Las Vegas, negli Stati Uniti, arriva dal 2003, ovvero da quando ha assunto una pillola dimagrante acquistata online. Quella che sembrava una scelta innocua si è trasformata in un incubo che poteva costargli la vita: l’ingestione di una dose eccessiva di GHB, un farmaco noto nei circoli del bodybuilding come soppressore dell’appetito, gli ha provocato violente convulsioni, facendolo cadere a terra mentre si trovava in un ristorante. Il suo cuore smise di battere per diversi minuti, e in quel momento di crisi, la sua coscienza ha intrapreso un viaggio verso ciò che lui stesso definisce “paradiso”.
Durante i successivi tre giorni, nei quali è rimasto in coma, Vincent sostiene che il suo spirito sia stato guidato attraverso un’esperienza trascendentale oltre la vita terrena, dalla quale ha imparato alcune importanti lezioni di vita. Raccontando la sua storia al Daily Mail, ha affermato che la prima lezione riguarda la forza dell’autenticità. Per Vincent, abbiamo frainteso il nostro scopo qui sulla terra, lasciandoci ingannare da tradizioni che ci spingono a credere di essere in un processo di giudizio.
“Non siamo qui per un processo. Siamo qui per imparare e crescere. Tutto qui, chiaro e semplice”, ha detto, esprimendo un concetto che potrebbe ribaltare le nostre convinzioni più radicate.
“C’era un uomo con la barba, ma non era Dio”
Inutile dire che quell’esperienza ha trasformato radicalmente la sua visione della vita e della morte. Vincent ha dichiarato di essere stato liberato dalla paura della morte e di non vedere l’ora di ritornare in paradiso. “Quando arriverà quel giorno, non vedo l’ora”, ha spiegato mostrando un senso di pace che molti sognano di raggiungere.
Ma non è tutto. Un episodio curioso della sua vita si verificò alcuni anni dopo, mentre visitava una città del Wyoming. Lì, vide l’immagine di un uomo anziano vestito di bianco, con una lunga barba bianca e capelli folti. Questa visione lo colpì profondamente, portandolo a riconoscere l’immagine della guida che aveva incontrato in cielo. Ma da quanto ha rivelato, quella figura non era Dio, bensì il suo bisnonno.
L’esperienza del medium che ha visto il paradiso
Tra coloro che dichiarano di aver avuto un assaggio del paradiso c’è un medium, tale David Hanzel, che ha voluto condividere la propria esperienza. Come riporta il sito britannico Mirror.co.uk, l’uomo riferisce di aver vissuto un’esperienza di pre-morte e di essere stato accompagnato nell’aldilà da alcuni angeli. Ma se pensate a spazi sconfinati, natura verdeggiante e cieli azzurri vi state sbagliando di grosso. Il medium, infatti, durante il coma durato due mesi, avrebbe visitato un ambiente ben diverso e molto, molto comune e assolutamente inaspettato come ‘paradiso’. Il 57enne del North Carolina, in ospedale per un’infezione polmonare, racconta di essersi ritrovato nel posto in cui sente maggiormente a proprio agio: un pub.
Ebbene sì, dal suo letto di pre-morte a una birreria dai colori vivaci. David Hanzel ha raccontato al Daily Star altri curiosi dettagli: “Non sapevo di essere morto”, dice. “Ricordo solamente di aver chiuso gli occhi perché ero malato. E quando li ho riaperti, mi sono ritrovato sotto un cielo notturno. Era il cielo notturno più bello , vellutato e setoso. Niente nuvole, niente stelle, senza inizio né fine”. A un certo punto, il sensitivo sarebbe stato raggiunto da due angeli che, come delle guide ai suoi lati, lo avrebbero scortato fino al pub.
“Mi hanno mostrato una luce bianco-dorata bellissima”, prosegue l’uomo che si sarebbe poi ritrovato in una birreria. “Aveva queste bellissime bottiglie colorate, niente alcool”. E, infine, avrebbe camminato sul fianco di un edificio “come se non esistesse la gravità. Un po’ come se stessi fluttuando”. Un’esperienza che certamente David non dimenticherà per il resto della propria vita.