Non dovresti mai bere acqua del mare, i rischi per la salute

Ti è mai capitato di bere acqua di mare? Sai che non è potabile e può essere rischiosa? Scopriamo perché è meglio evitare di farlo.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Quando si va al mare e si fa qualche tuffo tra le onde o ci si concede una bellissima nuotata, è assolutamente normale che possa capitare di ingerire accidentalmente qualche sorso d’acqua. In piccole quantità, non si tratta di un gesto capace di mettere significativamente a rischio la nostra salute. Tuttavia, bere acqua di mare in grandi quantità è decisamente pericoloso per il nostro organismo. Non ci resta che andare a scoprire per quale motivo.

Per quale motivo non possiamo bere acqua di mare?

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il principale motivo per cui bere acqua di mare è dannoso per la salute umana è legato alla sua composizione chimica. Essa contiene infatti un’elevata concentrazione di sali disciolti, soprattutto cloruro di sodio (NaCl), il comune sale da cucina.

Se ingerito in quantità elevate, il sale presente in acqua può provocare seri problemi di salute, come disidratazione, pressione alta e danni permanenti ai reni. Il motivo risiede nel fatto che il nostro corpo non è assolutamente in grado di processare l’eccesso di sale presente nell’acqua di mare, portando a un ulteriore aumento della sete e, paradossalmente, alla disidratazione.

I pericoli nascosti dell’acqua di mare: perché è meglio evitare di berla

Ma il sale contenuto nell’acqua di mare non è il solo problema: al suo interno si trovano infatti altre piccole quantità di sostanze disciolte, tra le quali possiamo annoverare nitrati e fosfati.

Inoltre, l’acqua marina può contenere diversi microrganismi, tra cui patogeni per l’essere umano come l’Escherichia coli e gli enterococchi intestinali. Si tratta di batteri che possono causare disturbi gastrointestinali tra cui nausea, vomito e diarrea. Insomma, non proprio i fenomeni più piacevoli.

La presenza di tali microrganismi, tra l’altro, può portare spesso all’emissione di divieti di balneazione in determinate zone costiere, poiché l’acqua risulta contaminata e non sicura per la salute umana. Figuriamoci quello che vuol dire berla.

Tossine, inquinanti e microplastiche: cosa nasconde l’acqua di mare

Ma i rischi non terminano qui. L’acqua di mare contiene anche numerose tossine resistenti al calore. Queste possono derivare, ad esempio, dalla fioritura di alghe marine come la Ostreopsis ovata, nel fenomeno noto anche come “marea rossa”.

Inoltre, l’acqua di mare può essere contaminata da una vasta gamma di inquinanti, inclusi carburanti, detergenti, microplastiche e altre sostanze tossiche provenienti da scarichi fognari, industriali e dal dilavamento dei suoli agricoli.

Per questo motivo, anche se bollita, l’acqua di mare non diventa mai sicura da bere o utilizzare in cucina, poiché molte di queste tossine e inquinanti non vengono eliminati con la semplice ebollizione. Sui social spopolano video di persone che – secondo una tradizione popolare – bagnano la “fresella” nell’acqua di mare. Si tratta di un gesto che, anche se compiuto per un attimo, può essere estremamente pericoloso.

L’acqua di mare, infatti, non può essere mai considerata potabile perché – come abbiamo visto – oltre all’alto contenuto di sali, può contenere microrganismi e altre sostanze in concentrazioni pericolose per la salute umana. Solo attraverso processi di dissalazione e depurazione adeguati, l’acqua marina può essere resa sicura per il consumo umano. Quindi, è fondamentale evitare di berla!

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