Non è di molto tempo fa la tragica notizia della morte di uno dei più grandi miti del pop, George Michael, a soli 53 anni. Trovato senza vita nel suo letto il giorno di Natale, fin dai primi giorni la sua casa a Londra è stata presa d’assalto dai fan che sono rimasti letteralmente scioccati dall’improvviso annuncio.
Ma il mistero che si cela dietro all’inaspettato decesso dell’ex cantante degli Wham e autore di indimenticabili successi come “Careless Whisper”, “Faith”, si infittisce. Dietro agli eccessi della star del Regno Unito si nascondono molti particolari poco conosciuti: in particolare una dipendenza da una sostanza stupefacente che ne avrebbe risucchiato le forze vitali, il cosiddetto Liquid G.
Liquid G: la droga da stupro
Un ex amante del celeberrimo artista inglese ha infatti rivelato come fosse “pazzo” di una droga conosciuta come Liquid G oppure GHB ed ha affermato che egli avrebbe potuto averla assunta prima della sua morte nell’appartamento di Goring, nell’Oxfordshire.
La sostanza in questione, precedentemente legale che ora fa parte della Classe C, è un liquido di colore chiaro, molto spesso utilizzato su piste da ballo per i suoi effetti euforizzanti ed eccitanti, ma è conosciuto anche come droga da stupro, la cui pericolosità è ben nota nella società odierna in cui si succedono notizie di cronaca di cui la suddetta droga è protagonista negativa.
Caratteristiche e pericoli
Il Liquid G funziona come un sedativo del sistema nervoso centrale e oltre ad offrire sensazioni di euforia, provoca anche sonnolenza, ma risulta essere pericoloso perché coloro che ne usufruiscono possono facilmente andare incontro ad una overdose. L’assassino Stephen Port drogava le sue vittime con il GHB prima di fare sesso con i loro corpi inermi, per poi abbandonarli all’aperto affinché sembrasse che fossero in overdose.
Spesso il GHB è affiancato e associato al GBL, che è sostanzialmente la forma utilizzata per scopi di tipo industriale. Sia il GHB che il GBL possono causare perdita di coscienza, coma e morte. Anche gli utenti più esperti sono a rischio, vista l’estrema vicinanza a livello di dosi per raggiungere lo stato di massima euforia e l’overdose. Insomma, assumerla è un rischio estremamente elevato e a ciò si aggiunge la tendenza a diventarne dipendenti.