La prima colazione è uno dei momenti più importanti della giornata, da vivere dedicandogli qualche minuto in più, anche a costo di dover anticipare l’orario della sveglia. Quello che mangiamo all’inizio di ogni giornata, infatti, è essenziale per cominciare ad affrontare tutti i nostri impegni nella maniera migliore, sostenendo correttamente sia l’organismo sia la nostra mente. Per questo motivo, gli esperti raccomandano di non saltare mai il pasto che inaugura il giorno, ma anche di prestare attenzione a quello che mangiamo.
- Perché caffellatte è la scelta più amata?
- La sostanza difficile da digerire
- Buona regola: non abbondare
Perché caffellatte è la scelta più amata?
Per esempio, il caffellatte (da non confondersi con il caffè macchiato, che ha una quantità inferiore di latte) è molto amato – sia dagli adulti sia dai bambini – ma è davvero la scelta più adatta? Stando alle indicazioni da parte dei nutrizionisti, miscelare il caffè e il latte non è una buona idea, soprattutto considerando la difficile digeribilità del latte. Unire quest’ultimo in grande quantità al caffè crea, infatti, una bevanda che può risultare molto pesante a causa della formazione del tannato di albumina.
La sostanza difficile da digerire
Tale sostanza necessita di circa tre ore per la digestione, un tempo assai prolungato per il primo pasto che rischia di appesantire troppo l’organismo invece di fornirgli la carica di energia che serve. Ma c’è anche dell’altro, visto che il latte spesso viene assimilato con una certa difficoltà e può anche irritare l’intestino. I soggetti che soffrono di coliti, quindi, dovrebbero evitarlo completamente così come, ovviamente, chi è intollerante. Il consiglio per chi, invece, non ha particolari problemi sta sempre nell’equilibrio alimentare.
Buona regola: non abbondare
Ogni tanto, quindi, una tazza di caffellatte ce la si può anche concedere a patto, però, di non eccedere con le quantità per non appesantire inutilmente l’organismo di prima mattina. Latte e derivati possono essere consumati in tutta tranquillità evitando di abusarne e interrompendone immediatamente il consumo in caso compaia una qualunque reazione avversa.