Cuocere la pasta è qualcosa che difficilmente viene insegnata: è un po’ parte del DNA stesso di noi italiani ma non tutti sono a conoscenza di qualche piccolo segreto che non può che migliorare la riuscita dei vostri piatti preferiti. Che siano semplici spaghetti al pomodoro, penne all’arrabbiata, mezze maniche alla carbonara o tagliatelle al ragù, sappiate che il primo trucco da tenere in considerazione è molto molto semplice e riguarda il numerino dei minuti di cottura presente sulla confezione.
Il tempo di cottura? E’ solo indicativo
È vero che spesso passiamo più tempo a cercare il tanto nascosto minutaggio sul pacchetto più che a cuocere la pasta stessa, ma sappiate che spesso si tratta di un numerino soltanto indicativo. Per evitare che la vostra pasta venga scotta o troppo cotta, però, bisogna fare attenzione.
A dirla tutta, però, ad incidere sui tempi di cottura sono anche tanti altri fattori: il sistema di essiccazione della pasta, ma anche la qualità del grano utilizzato, l’altezza sul livello del mare di casa vostra e i livelli di durezza dell’acqua. In realtà, al giorno d’oggi, le nuove tecniche di produzione dei pastifici fanno sì che spesso la pasta resista bene anche se rimane sul fuoco quei due o tre minuti in più.
Scolate e spadellate
Il trucchetto principale, però, è quello di scolare la pasta un paio di minuti prima di aver raggiunto il minutaggio indicato sulla confezione, quando ha già fatto un buon 90% del suo tempo di cottura.
A quel punto, è più opportuno spadellare i vostri spaghetti, rigatoni o qualunque altra cosa stiate preparando insieme allo stesso condimento. Quindi, la vostra pasta completerà la sua cottura insieme al sugo prescelto, che andrà allungato con un po’ d’acqua di cottura. Il risultato vi potrà stupire ma state sicuro che vi soddisferà: otterrete una pasta incredibilmente saporita, gustosa e soprattutto sempre al dente!