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Guerra nucleare, l'Italia è salva? Il video della Russia fa il giro del web

La TV russa elenca le capitali europee nel mirino di un possibile attacco nucleare. L’Italia non c'è. Ma è davvero fuori pericolo?

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Sta facendo particolare scalpore un video trasmesso dalla televisione di Stato russa, con ovvie preoccupazioni in tutto il mondo. Le immagini in questione mostrano un giornalista che fa un elenco delle nazioni occidentali considerate come obiettivi di un’ipotetica risposta nucleare da parte della Russia come estensione del conflitto in Ucraina. Vengono mostrate diverse città europee, come Berlino, Londra e Parigi, ma non c’è l’Italia. Proprio così: il nostro paese è assente dalla lista. Significa che è davvero al sicuro da un possibile attacco nucleare russo?

Un messaggio inquietante dalla Russia: le città d’Europa come possibili bersagli nucleari

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il video che sta circolando mostra un giornalista russo della tv di stato locale che, davanti a una grafica dettagliata, descrive le possibili conseguenze di una escalation nucleare.

La Russia, dice, qualora decidesse di schierare i suoi missili nell’oblast di Kaliningrad – un’exclave sul Baltico, tra la Lituania e la Polonia – potrebbe colpire direttamente al cuore dell’Europa.

Non è difficile immaginare la geografia di una risposta nucleare“, afferma, elencando città come Berlino, Varsavia, Bucarest e Praga, oltre a tutte le repubbliche baltiche. Indica come obiettivi anche le basi americane presenti in Germania, tra cui Ramstein e Spangdahlem, considerate “prioritarie”.

Al centro del discorso, però, non ci sono né Francia e Germania, né le nazioni dell’Est Europa, quanto piuttosto la Gran Bretagna. Definita “il nostro tradizionale nemico“, il giornalista sottolinea come una parte significativa della Flotta del Nord russa potrebbe essere in grado di colpirla.

Le città citate sono Londra, Manchester e Birmingham, oltre alle installazioni militari come la base navale di Devonport e il sito di Clyde in Scozia, dove sono custoditi i missili nucleari Trident.

Bastano tre missili per far crollare questa civiltà“, aggiunge in un tono che non lascia spazio a dubbi sulle intenzioni provocatorie del messaggio.

video russia risposta nucleare

 

L’Italia non è tra gli obiettivi nucleari russi?

Tra i molti nomi evocati in questo inquietante video, ce n’è uno che spicca, soprattutto perché non viene mai nominato: l’Italia. Nessuna città italiana, né basi NATO come quella di Aviano, vengono incluse nella lista. Il nostro Paese non viene nemmeno evidenziato sulla cartina.

Si tratta di un dettaglio sorprendente, dato che l’Italia è parte di NATO ed Unione Europea, oltre ad ospitare sul suo territorio delle infrastrutture militari strategiche.

Ma perché l’Italia non c’è? Il focus del discorso è concentrato sugli obiettivi di alto valore strategico e simbolico nel cuore dell’Europa, lasciando intendere che l’Italia potrebbe non rappresentare un bersaglio immediato.

Tra l’altro, l’atteggiamento diplomatico italiano nei confronti della Russia si è sempre mantenuto decisamente più moderato e meno ostile rispetto ad altri Paesi europei. Questo potrebbe averla esclusa da un elenco che sembra puntare il dito contro le nazioni percepite come più “aggressive”, come il Regno Unito o la Germania.

Infine, c’è da aggiungere anche l’aspetto propagandistico del video. La trasmissione sembra costruita per enfatizzare l’attenzione sui nemici storici e attuali della Russia, con la Germania e il Regno Unito al centro del mirino. Menzionare troppe nazioni avrebbe forse diluito l’efficacia del messaggio, mentre quello diffuso riesce nel suo obiettivo.

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