Vino bianco e vino rosso: il colore non dipende dall'uva. Ecco come viene fatto. Le differenze

La differenza fra vino bianco e rosso non sta solo nel colore: ecco alcune curiosità (e falsi miti) sulle due tipologie di vino più conosciute

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Il mondo del vino è affascinante e complesso, e spesso si crede che la differenza tra vino bianco e vino rosso dipenda esclusivamente dal tipo di uva utilizzata. Tuttavia, il colore di un vino non è determinato dall’uva in sé, ma piuttosto dal processo di vinificazione adottato. In questo articolo, esploreremo come vengono prodotti il vino bianco e il vino rosso, svelando i segreti dietro le loro diverse tonalità. Analizzeremo le tecniche di lavorazione, le scelte enologiche e le caratteristiche distintive che rendono unici questi due tipi di vino. Che tu sia un appassionato di vini o un neofita curioso, questa guida ti fornirà una comprensione più profonda delle differenze tra vino bianco e vino rosso.

L’origine e le differenze tra vino bianco e rosso

Se siete amanti del vino, ma non esperti, per voi la differenza fra vino bianco e vino rosso si ferma al colore: in realtà le differenze sono molte di più e alcune non sono molto conosciute (sapete qual è il vino più antico del mondo?).

Ad esempio, è convinzione diffusa che il vino bianco provenga da uve bianche e quello rosso da uve scure: in realtà non è così, ma la colorazione dipende dalla presenza o meno, durante la lavorazione, delle vinacce, ovvero le parti solide del frutto come buccia e polpa. Il vino bianco viene ottenuto spremendo l’uva senza la sua buccia, per questo il colore si avvicina più al giallo. Inoltre, la pigiatura per i vini bianchi è parziale, per i rossi è totale. 

Cosa sono i tannini

La differenza nel gusto fra vini bianchi e vini rossi è dovuta alla presenza dei tannini: nel vino rosso ce ne sono di più e questo conferisce ai rossi un sapore più forte, mentre nel vino bianco, dove è più presente l’acido citrico, il sapore è fresco e fruttato. Il vino rosso, inoltre, viene invecchiato in botti di rovere, mentre il vino bianco viene spesso posto in contenitori di ghisa a maturare: ciò significa che le botti di legno, porose, espongono il vino rosso all’ossigeno e lo rendono meno acido (Esiste una bottiglia che trasforma il vino scarso in un vino pregiato).

I valori nutrizionali

Le differenze nutrizionali o alcoliche fra vino bianco e rosso sono invece molto sottili: qualcuno sostiene che il vino rosso faccia bene al cuore, per la maggior presenza dei polifenoli, ed in effetti è vero, ma questo non significa che si può esagerare. Ricordiamoci sempre che il vino è una bevanda alcolica e che il suo consumo deve essere moderato, a prescindere dal colore!

In conclusione, la differenza di colore tra vino bianco e vino rosso va ben oltre il semplice tipo di uva utilizzata. È il processo di vinificazione a determinare le caratteristiche cromatiche di ciascun vino. Dal contatto con le bucce al periodo di fermentazione, ogni passaggio gioca un ruolo cruciale nel risultato finale. Che si tratti di un fresco bicchiere di vino bianco o di un robusto vino rosso, ogni sorso racconta una storia di tradizione, innovazione e passione.

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