Ecco perché dovresti iniziare a bere il vino in cartone

Ecco perché dovresti iniziare a bere il vino in cartone

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Il vino in cartone è sempre stato considerato come un prodotto di scarsa qualità, ma nell’ultimo periodo le cose sono cambiate parecchio e moltissime persone che prima non si avvicinavano a questo prodotto, hanno iniziato ad apprezzarlo.

Vino in cartone: gli aspetti positivi

Il vino in cartone infatti ha moltissimi aspetti positivi e non ha nulla da invidiare al vino in bottiglia. Come spiegano gli esperti infatti l’unica differenza sta nell’imballaggio. I vini che vengono venduti nel cartone infatti seguono gli identici processi di vinificazione di quelli in bottiglia e vengono invecchiati in botti di acciaio inossidabile o rovere. La differenza di prezzo non è legata alla qualità del liquido, bensì all’imbottigliamento che risulta molto più costoso per via del vetro e dei tappi di sughero.

Non solo: il vino in cartone sarebbe da preferire a quello in vetro anche perché riesce a rimanere fresco molto più a lungo. Come sappiamo bene infatti uno dei nemici del vino è la luce. Questa però non riesce a penetrare nella scatola di cartone, in questo modo il succo d’uva rimane fresco fino a quattro settimane all’interno del frigo.

Bere questo tipo di vino vuol dire anche fare bene all’ambiente. Le scatole di cartone infatti sono biodegradabili e completamente sono riciclabili, si rompono con minor facilità e richiedono un processo di creazione molto meno dispendioso rispetto alle bottiglie di vetro, che inquinano maggiormente l’ambiente.

Una questione (anche) di freschezza

Oltre ad un’ottima conservazione e alla freschezza, il vino in cartone è anche una buona garanzia di qualità e di impossibilità di contaminare il liquido. Con questa soluzione infatti non si presenta mai il classico problema del “vino che sa di tappo” o quello del tappo che si frantuma a causa del cavatappi, andando a rovinare il vino.

Tutte queste caratteristiche fanno si che, dopo anni in cui il vino in cartone è stato considerato sempre di cattiva qualità, sia improvvisamente tornato in auge non solo fra i “comuni mortali”, ma anche fra gli esperti del settore. Merito anche di packaging accattivanti e di aziende di qualità che stanno sempre più puntando su questo nuovo tipo di imballaggio per i loro prodotti.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti