Quante volte ci è capitato di trovarci un centesimo nel portafoglio e pensare che poi, alla fine non vale niente? E se invece vi dicessimo che alcuni di essi possono valere una fortuna? Alcune monete, infatti, nascondono veri e propri tesori. C’è una monetina da un solo centesimo ma con un errore di stampa che potrebbe valere più di 7mila euro. Altro che pagare il caffè: con quel ramino potresti farti una bella vacanza.
- Monete da collezione: quando il valore va oltre il metallo
- Il centesimo di euro che vale 7mila euro: ecco com’è fatto
- Da errore a pezzo da museo: come riconoscere il centesimo “fortunato”
Monete da collezione: quando il valore va oltre il metallo
Andiamo con ordine e partiamo con il dire che non tutte le monete sono uguali. Alcune valgono molto più del loro valore nominale. Ma perché succede?
La prima ragione è la loro rarità: meno esemplari esistono, più salgono i prezzi sul mercato del collezionismo. Seguono gli errori di conio, ovvero quei piccoli difetti che rendono una moneta unica. Poi vengono la storia e il simbolismo, ovvero eventi, personaggi o luoghi celebri raffigurati possono far aumentare il valore del pezzo in questione. Chiudono la lista le condizioni di conservazione: se la moneta è come nuova, i collezionisti se la litigano. Le cosiddette “fior di conio” hanno infatti valori da capogiro!
Il centesimo di euro che vale 7mila euro: ecco com’è fatto
Venendo al protagonista di questa storia, come anticipato si tratta di un comunissimo centesimo di euro. O almeno, così sembra a prima vista. Ma c’è un dettaglio che fa la differenza rispetto a tutti gli altri suoi fratelli e sorelle: sul retro non c’è il Castel del Monte, come previsto per le monete italiane da 1 centesimo, ma la Mole Antonelliana, che invece è raffigurata sulle monete da 2 cent.
Si tratta di un errore di stampa clamoroso, risalente al lontano 2002, l’anno di introduzione dell’Euro. La Zecca, infatti, ne ha prodotti pochissimi e sembra che ce ne siano in giro solo un centinaio di esemplari. Di conseguenza, i collezionisti sono impazziti e sono disposti a pagare migliaia di euro per uno di questi pezzi rarissimi.
Da errore a pezzo da museo: come riconoscere il centesimo “fortunato”
L’anomalia è stata scoperta da un’importante azienda numismatica italiana. Inizialmente ci fu anche una battaglia legale con il Museo della Zecca per stabilire se queste monete potessero essere vendute. Alla fine ha vinto la libertà di collezionare, e così, nel 2013, una di queste monete è stata venduta all’asta per ben 6.600 euro. Da allora, il valore è rimasto alto, con punte che arrivano fino ai 7mila euro.
Hai voglia di controllare i tuoi portamonete adesso, vero? Per riconoscere la moneta in questione, deve essere stata coniata nel 2002 e, appunto, avere sul retro la Mole Antonelliana invece del Castel del Monte. Attenzione: deve essere una moneta da un centesimo, ma con su l’immagine dei due centesimi. E, per concludere, più è ben conservata, più vale.
Se ne hai una così ma se hai anche un qualche dubbio a riguardo, non rischiare: porta la moneta da un esperto di numismatica.
Il mondo delle monete rare è pieno di sorprese. Non c’è solo la monetina da un centesimo “sbagliata” ma ci sono in giro dei pezzi da 2 euro, emessi in tirature limitate o per eventi speciali, che oggi valgono centinaia o migliaia di euro. Anche lì contano errori, storia, tiratura e conservazione.