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Le persone ritardatarie sono creative, produttive e vivono più a lungo. Lo dice la scienza

I ritardatari cronici involontari, odiati da tutti i puntuali, sono persone creative, produttive e vivono più a lungo. Il "colpevole"? l'ottimismo

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Le persone spesso in ritardo sono le più creative. L’avreste mai detto? Conosciamo tutti qualcuno perennemente in ritardo o siamo proprio noi ci facciamo attendere. Quante volte siamo stati ripresi per esserci fatti aspettare? Probabilmente molto spesso. Certo, i più fortunati di noi hanno un amico nella compagnia che è ancora più dedito al ritardo, ma cosa bene diversa è tardare al lavoro.

In ritardo? No, concezione diversa del tempo

Nulla da dire, sicuramente il ritardo non è stato intenzionale, ma chi ci ha aspettato non ne sarà comunque felice. Il ritardatario cronico inconsapevole non lo fa per una mancanza di rispetto o per scarsa professionalità: ha semplicemente una concezione del tempo diversa da chi è sempre puntuale al secondo, tanto che le persone in ritardo sono più produttive. A volte capita di essere pronti in anticipo (talvolta anche di molto) e di voler ammazzare il tempo sbrigando qualcosa che nella nostra mente è veloce, ma che poi richiede più tempo del previsto.

L’effetto multitasking

Un po’ come nel caso del multitasking: non sempre l’opzione “fare più cose contemporaneamente” risulta essere la scelta migliore per ottimizzare i tempi. Secondo la scienza quello, che ci frega è l’essere ottimisti. Si avete capito bene: essere ottimisti è la causa del nostro perenne ritardo; questo ci porta a pensare di avere più tempo a disposizione e quindi di poter fare più cose e quindi ci fa essere più creativi. Questo pensiero positivo è la nostra croce e delizia.

In ritardo, ma creativi

Se infatti da una parte ci fa essere persone sempre in ritardo e ci fa riprendere per la nostra abitudine, dall’altra invece risulta essere il tratto della personalità che ci fa avere più successo nella vita: essere in ritardo ci fa essere più creativi e produttivi. Uno studio effettuato su dei venditori ha dimostrato che gli ottimisti completano l’88% in più di vendite dei colleghi. Ma sul fronte ottimismo c’è di più: pare infatti che vivere la vita con atteggiamento positivo faccia vivere più a lungo poiché il cuore sarà sottoposto a minor stress.

L’ottimista, insomma, è meno competitivo ed impaziente e più rilassato e creativo: per lui non è tanto importante stare attento ai dettagli quanto il quadro generale della vita. E se credete che essere persone in ritardo ma più creative non vi farà perdonare questa pecca o che essere ritardatari ma più produttivi possa portare il vostro superiore a darvi il ben servito, vi basti pensare che in Marocco si può addirittura arrivare il giorno dopo senza creare scompensi a chi ci attende, ma guai a farlo in Germania, qui infatti è di gran lunga preferibile arrivare in anticipo.

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