Siamo un po’ tutti grandi fan delle illusioni ottiche, e in tempi recenti ne abbiamo viste tante, ma sapete qual è la più antica e forse anche più inquietante della storia? Si tratta di un’illusione ottica del XVI secolo, che non ha solo lo scopo di divertire ma offre pure una riflessione più profonda sulla vita.
Il quadro di Holbein Il Giovane
L’illusione appare in “Gli ambasciatori“, dipinto da Hans Holbein il Giovane nel 1533, che commemora Jean de Dinteville, ambasciatore francese in Inghilterra, e il suo amico Georges de Selve. La maggior parte delle persone non nota il trucchetto quando guarda il dipinto di fronte e l’illusione si rivela correttamente solo quando si guarda il quadro da destra.
Se ci si pone a destra del quadro infatti si nota un teschio in primo piano, che si rivela completamente solo quando ci si mette nella posizione corretta. L’artista non l’ha messo solo per sorprendere le persone. C’è una storia più profonda dietro questa mossa.
A prima vista, i due diplomatici sono raffigurati in una luce glamour, posano con orgoglio in abiti squisitamente sartoriali e circondati da opulenza. Gli oggetti impressionanti nel dipinto indicano il loro status imponente di uomini istruiti e di alto rango: strumenti scientifici, un libro di inni, strumenti musicali, un globo terrestre. Eppure c’è quel teschio cupo, nascosto in bella vista, che prende in giro sia loro che noi.
Il significato del teschio
Il teschio era comunemente usato all’epoca per rappresentare il motto latino “Memento Mori”, che significa “Ricordati che devi morire”. E qui il messaggio è chiaro.
Nonostante tutti i tuoi beni terreni, denaro e status, sarai cibo per i vermi prima che tu te ne accorga, proprio come tutti noi. Malgrado tutti gli sforzi dell’uomo, dunque, la morte è sempre lì in agguato sullo sfondo, fuori dalla vista, in attesa di reclamarci. Un po’ angosciante, sì, ma terribilmente vero.