Il Machu Picchu è uno dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Evoca immagini e atmosfere di un impero perduto, tutta la magia di ciò che non esiste più ma che, tuttavia, rimane ancorato alla terra. Un luogo di forte impatto emotivo, nel cuore del Perù. È una destinazione ottima per tutti coloro che amano fare trekking, grazie ai suoi infiniti sentieri adatti ad ogni tipo di scalatore, ma anche agli appassionati di archeologia antica e di storia.
- Cosa significa Machu Picchu
- Altezza e mal di montagna
- Quando andare a Macchu Picchu
- Come arrivare: le ipotesi migliori
- I costi del viaggio
Cosa significa Machu Picchu
Storia e mito si intrecciano e confondono, qui sul Machu Picchu, il quale deve il nome all’antica lingua quechua: machu significa infatti “vecchio” e pikchu vuol dire “montagna”. E’ un sito archeologico inca e giace nel cuore della valle dell’Urubamba. Quest’area del Perù è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO ed è anche una delle Sette Meraviglie del mondo moderno.
La zona in cui si estendono le rovine è molto vasta, per cui si conta che per visitarla tutta ci si debba impiegare minimo una giornata intera. I turisti, infatti, arrivano ogni giorno da qualsiasi parte del mondo e la stessa UNESCO si adopera costantemente per tutelare lo stato di conservazione del sito archeologico. Ovviamente i turisti che vi giungono in massa creano inevitabilmente dei danni ambientali, che si cercano tuttavia di contenere il più possibile.
Altezza e mal di montagna
L’altezza del sito è elevata: si trova infatti a circa 2.430 metri di altitudine, esattamente laddove l’antica civiltà inca nacque diversi secoli fa. Molti turisti durante la visita si trovano a soffrire di mal di montagna, se non previamente acclimatati. Il consiglio è quello di seguire un itinerario graduale, che conduca in vetta strada facendo per permettere al corpo di abituarsi all’altitudine.
Quando andare a Macchu Picchu
Si deve calcolare che il Perù ha diversi climi a seconda delle zone che consideriamo. Ovviamente non si va fino in Sud America per visitare solamente il Machu Picchu, ma anche altre zone dalla forte attrattiva come Naza, Ica e le isole Ballestas. Si deve dunque coniugare l’esigenza di visita al clima: il periodo migliore va infatti da maggio a ottobre. Da novembre a marzo, infatti, si apre la stagione delle piogge, che può invece rendere i sentieri andini un po’ difficili da percorrere.
Come arrivare: le ipotesi migliori
Se si è appassionati di trekking, dicevamo, si può guadagnare la vetta percorrendo gli antichi sentieri inca e in secondo luogo tramite la strada Hiram Bingham. Il sentiero antico prevede un cammino della durata di circa tre giorni, c’è da dirlo.
I turisti arrivano al Machu Picchu generalmente in treno da Cuzco. Due sono le possibilità offerte dalla Perù Rail: il tragitto Poroy – Machu Picchu, oppure Ollantaytambo – Machu Picchu (sempre ovviamente in andata e ritorno). Le tratte sono tranquillamente combinabili tra loro.
I costi del viaggio
Come dicevamo, la visita alle rovine inca fa parte di un tour molto più ampio, che comprende altri siti nevralgici peruviani. Il consiglio principe è quello di lasciarsi consigliare da un esperto locale, rivolgendosi alle agenzie di viaggi più affidabili. I consulenti sono in grado, infatti, di costruire un itinerario su misura, a seconda delle necessità e dei desideri di ogni singolo richiedente, adattando i budget alla tipologia di esperienze e strutture prescelte.